Principio di equivalenza: conformità sostanziale del bene offerto

Tar Campania, Sentenza n. 1957 del 22 ottobre 2024

Nel caso in esame, la questione riguarda la conformità sostanziale del bene offerto rispetto a quanto richiesto dalla Stazione appaltante. Un’Asl ha avviato una procedura, in base al Dlgs. n. 50/2016, per acquistare indicatori di controllo per autoclave. Gli Operatori economici abilitati al “Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione” (“MePA”) sono stati invitati a presentare preventivi. Una Società, partecipante alla gara, non avendo ricevuto risposta sull’esito, ha richiesto chiarimenti più volte, fino a ricevere la comunicazione che l’aggiudicazione era stata assegnata a un’altra Ditta.

La Società ha quindi presentato ricorso, contestando la violazione del Capitolato e delle norme tecniche, oltre a irregolarità nella documentazione.

I Giudici hanno sottolineato che l’equivalenza del prodotto deve essere valutata in base alla sua funzionalità e alla capacità di soddisfare le esigenze della Pubblica Amministrazione, tenendo presente il fine perseguito dall’ente appaltante. Secondo la giurisprudenza amministrativa (Consiglio di Stato, Sentenza n. 5169/2021), l’equivalenza non è solo un aspetto formale, ma deve rispondere ad un preciso interesse del Committente pubblico, influenzando la qualità del bene o servizio richiesto. Il Principio di equivalenza ha lo scopo di evitare che specifiche tecniche troppo dettagliate limitino la concorrenza, escludendo offerte che, pur non rispettando alla lettera i requisiti, risultano comunque funzionalmente equivalenti. Questo Principio si applica in tutte le fasi della gara pubblica, anche se non espressamente menzionato nei documenti di gara.

In sintesi, l’equivalenza implica che il prodotto offerto debba raggiungere lo stesso risultato previsto, anche se non conforme in modo rigoroso alle specifiche tecniche. Le offerte sono considerate conformi se riescono a soddisfare lo scopo finale dell’affidamento. Il concetto di “conformità sostanziale” si basa sulla funzionalità del prodotto rispetto alle esigenze dell’Amministrazione, consentendo la valutazione delle caratteristiche essenziali anche in assenza di conformità formale alle specifiche richieste.

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