Corte dei conti Lombardia, Delibera n. 92 del 18 aprile 2025
Nel caso in trattazione, è stato analizzato come un Ente Locale abbia gestito i fondi del “Piano nazionale di ripresa e resilienza” e del “Piano nazionale complementare”, con particolare attenzione ai Comuni che, in passato, si trovavano in una situazione di riequilibrio finanziario.
L’Ente in questione aveva avviato un piano di risanamento pluriennale nel 2014, chiuso anticipatamente nel 2023 a seguito del raggiungimento degli obiettivi di risanamento. La verifica è stata effettuata nel contesto del nuovo equilibrio economico-finanziario raggiunto. Dall’Istruttoria è emerso che l’ente gestisce 7 Interventi finanziati dal “Pnrr”, tutti appartenenti alla Missione relativa alla Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, per un importo complessivo pari a Euro 351.188. Quattro di questi risultano già conclusi, mentre 3 sono in corso di realizzazione, ma rispettano le tempistiche previste a livello nazionale. L’attuazione è avvenuta tramite il meccanismo lump-sum, il quale prevede l’erogazione delle risorse solo al completamento delle attività previste, senza anticipazioni. Non sono stati rilevati ritardi significativi, né sono stati segnalati rischi di contenzioso o restituzione dei fondi. Dal punto di vista finanziario, risulta impegnato il 21% delle risorse totali e pagato il 31,3% degli importi impegnati. I dati sono stati confrontati tra 2 fonti ufficiali: la Piattaforma nazionale di monitoraggio e una Tabella riepilogativa allegata al bilancio dell’Ente per il triennio 2024-2026.
Un’iniziale difformità tra le due rilevazioni è stata successivamente chiarita. Un caso a parte riguarda un ulteriore intervento, inizialmente inserito nel “Pnrr” ma in seguito escluso a seguito di una revisione approvata in sede europea. Nonostante la cancellazione dal “Piano”, l’opera è stata comunque completata grazie a fondi statali ordinari. Tuttavia, non risulta ancora adottata la Delibera di ricognizione formale richiesta per i Progetti successivamente esclusi dal perimetro del “Pnrr”, benché l’Ente avesse dichiarato l’intenzione di procedere in tal senso.
Per quanto riguarda i progetti già conclusi, sono stati trasmessi i documenti di rendicontazione per un importo complessivo di Euro 149.365, corrispondente a quanto effettivamente rimborsato. Non sono emerse criticità nei controlli. Sotto il profilo contabile, l’ente ha rispettato le regole previste: ogni progetto dispone di un proprio capitolo di bilancio, e non è stato necessario attivare il “Fondo pluriennale vincolato”, non essendo previste anticipazioni per le misure relative alla digitalizzazione. Un aspetto critico evidenziato riguarda l’assenza di un sistema di controllo interno autonomo.
L’Ente ha dichiarato di fare affidamento unicamente al Portale ministeriale di riferimento per il monitoraggio delle attività.
La Sezione ha raccomandato invece l’adozione di strumenti propri di gestione e verifica, ritenuti indispensabili per garantire l’affidabilità dei dati e la corretta destinazione delle risorse. In materia di trasparenza, il sito istituzionale dell’Ente risulta conforme agli obblighi normativi, anche se si sono riscontrati ritardi nell’aggiornamento delle informazioni relative ai finanziamenti ricevuti. La scelta operata dall’Ente di concentrare le risorse su Progetti di digitalizzazione appare coerente con la situazione finanziaria post-riequilibrio, data la limitata necessità di risorse proprie, la semplificazione amministrativa e l’assenza di spese aggiuntive. Tali Interventi infatti contribuiscono a migliorare l’efficienza organizzativa e i rapporti con i cittadini, generando potenziali risparmi futuri.
In conclusione, la Sezione ha accertato una gestione regolare ed efficace dei fondi assegnati, pur invitando l’Ente ad adempiere agli obblighi formali ancora pendenti e a rafforzare i propri strumenti interni di controllo.