Il 17 dicembre 2021 è stato firmato il Protocollo d’Intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e Anac per la riqualificazione delle Stazioni appaltanti e delle Centrali di committenza.
Gli obiettivi del Protocollo d’Intesa sono:
- riduzione delle Stazioni appaltanti, con particolare riferimento ai Comuni;
- rafforzamento e qualificazione delle Stazioni appaltanti, arginando deficit organizzativi e di professionalità dovuti all’eccessiva frammentazione;
- applicazione di criteri di qualità, efficienza, professionalizzazione;
- istituzione dell’Anagrafe unica delle Stazioni appaltanti.
Il tavolo di lavoro congiunto Governo-Anac avviato all’interno della cabina di regia del “Pnrr” ha come obiettivo quello di rendere operativo il nuovo sistema affinché risulti pronto e collaudato prima dell’entrata in vigore della riforma del Codice degli appalti prevista dal “Pnrr”. Entro il 31 marzo 2022 verranno adottate le Linee guida con le modalità operative per l’attuazione del sistema di riqualificazione, che varrà per tutte le procedure di gara indette dalle stazioni appaltanti e dalle Centrali di committenza.
“Da tempo Anac sosteneva l’urgenza di intervenire sul caos delle oltre 36mila Stazioni appaltanti, in direzione di una riduzione e semplificazione”, dichiara il Presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busia. “Va superato il limite territoriale, regionale, di azione degli aggregatori, in base al quale una Centrale d’acquisto regionale può comprare solo per le Amministrazioni di quella Regione, a scapito dell’efficienza. Se una Regione è capace e si è specializzata in una tipologia di acquisti, deve poterlo fare senza limiti regionali, favorendo acquisti a prezzi migliori di beni di maggiore qualità, con maggiore conoscenza del mercato e capacità di spuntare condizioni migliori. Pensiamo a cosa sarebbe accaduto se i vaccini anti-Covid fossero stati acquistati da ogni singola Asl, invece che a livello europeo”. Sul sito di Anac è disponibile il testo del Protocollo d’intesa.