Fatturazione elettronica, “Anagrafe nazionale della popolazione residente”, progetto “@e.bollo”, Modelli “730” precompilati: sono solo alcuni dei temi che sono stati affrontati nel corso dell’Audizione del 24 settembre 2014, nel corso della quale il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, ha riferito alla Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria su numerosi temi di interesse per la collettività e per la P.A..
Nel corso del suo intervento, rubricato “L’Anagrafe tributaria nella prospettiva di una razionalizzazione delle banche dati pubbliche in materia economica e finanziaria. Potenzialità e criticità del Sistema di contrasto all’evasione fiscale”, il Direttore ha fatto il punto sullo stato di attuazione di numerosi progetti e sui potenziali sviluppi futuri di percorsi giá avviati, come quello della fatturazione elettronica che – secondo Rossella Orlandi – potrebbe in futuro essere estesa a tutte le operazioni commerciali in maniera tale da semplificare e contribuire al contrasto all’evasione fiscale.
Ampio il “capitolo” dell’Audizione dedicato alla cooperazione tra l’Agenzia e gli Enti Locali nello scambio di informazioni anche ai fini del contrasto dell’evasione fiscali. Si apprende – tra le altre cose – che ad oggi 7.002 delle 8.057 Amministrazioni comunali italiane sono collegati al portale “Siatel v.2.0- Punto Fisco” attraverso la quale le Entrate mettono a disposizioni dati relativi a successioni, Dichiarazioni dei redditi, bonifici relativi a ristrutturazioni edilizie, ecc.. Dopo aver evidenziato che, ad oggi, non tutti i Comuni provvedano ad inviare all’Agenzia delle Entrate i dati in loro possesso (ad esempio, relativamente alla concessione di licenze commerciali), il Direttore ha auspicato che si provveda a razionalizzare le disposizioni vigenti in tema di condivisione delle informazioni tra Enti Locali e Amministrazione finanziaria, in modo che si possa efficacemente perseguire insieme il duplice obiettivo del contrasto alle frodi e della semplificazione amministrativa.
Per quanto riguarda le “segnalazioni qualificate” di anomalie fiscali, la collaborazione degli Enti Locali è stata definita “concreta ma non uniformemente sviluppata sul piano nazionale”. Dal febbraio 2009 all’agosto 2014, l’Agenzia ha ricevuto 66.000 segnalazioni da circa 900 Comuni, 12.000 delle quali si sono tradotte in accertamenti. Tra i Comuni piú attivi – si apprende – spiccano quelli delle Regioni del centro-nord. Meno collaborative sarebbero invece le Regioni del Meridione, eccezion fatta per la Calabria e, in misura minore, per la Sicilia.