Attraverso una Notizia, pubblicata in data 23 luglio 2024 sul sito istituzionale, Anac fa sapere di aver individuato, dopo il primo anno di efficacia – anche grazie alla segnalazione di numerosi stakeholder – una serie di criticità legate al nuovo “Codice degli Appalti”, che sono state presentate al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e alla Cabina di regia per il “Codice dei Contratti pubblici”.
Le criticità di cui sopra, alcune delle quali già segnalate anche alla Cabina di regia, sono state inserite in una Tabella e classificate sulla base dell’indicazione del Ministero nell’ambito della Consultazione pubblica avviata per la revisione del “Codice”.
Sono state quindi individuate, nell’ordine, le proposte di emendamento che comportano modifiche sostanziali, quelle che originano da meri refusi o difetti di coordinamento, e quelle che si tradurrebbero in interventi di chiarimento con finalità interpretativa.
Tra gli emendamenti proposti, numerosi riguardano le disposizioni in materia di qualificazione degli esecutori di lavori pubblici di importo superiore a 150.000 euro. In tale ambito, l’Autorità svolge rilevanti funzioni di regolazione e di vigilanza e, pertanto, ha maturato una significativa esperienza e una rilevante conoscenza del mercato.
Si riportano di seguito le principali criticità segnalate.
Art. 7 – Principio di auto organizzazione amministrativa:
- Maggiore trasparenza negli affidamenti diretti alle Società “in-house”.
- Necessità di motivazione qualificata e anticipata nelle Delibere di affidamento “in-house”, da pubblicare almeno 60 giorni prima della stipula del Contratto.
Art. 10, comma 2 – Principi di tassatività delle cause di esclusione e di massima partecipazione:
- Problemi di coordinamento con altre norme contenenti cause di esclusione non previste dal “Codice dei Contratti”, come l’iscrizione nelle “white list” o la normativa sul pantouflage.
Art. 41, comma 12 – Livelli e contenuti della progettazione:
- Mancanza di disposizioni specifiche sui contenuti minimi dei Progetti per Appalti di servizi e Forniture.
Art. 44 – Appalto integrato:
- Formulazione generica in merito alla motivazione del ricorso all’Appalto integrato.
Art. 50 – Procedure sotto soglia:
- Necessità di ridurre le soglie per l’affidamento diretto per stimolare il confronto competitivo e ridurre il rischio di frazionamento degli Appalti.
Art. 54 – Esclusione automatica delle offerte anomale:
- Mancato riferimento ai contratti di forniture e dubbio sulla obbligatorietà o facoltatività dell’esclusione automatica delle offerte anomale.
Art. 57 – Clausole sociali e criteri di sostenibilità energetica e ambientale:
- Chiarimenti sull’applicazione dei Criteri ambientali minimi (Cam) anche negli Appalti sottosoglia.
Art. 60 – Revisione prezzi:
- Chiarimenti sull’ambito applicativo e sui termini di attivazione della clausola di revisione dei prezzi.
Art. 108, comma 4 e Art. 109 – Sistema reputazionale:
- Necessità di coordinamento tra le norme per attribuire una funzione certa al rating reputazionale, evitando la doppia valutazione dei requisiti.
Art. 132 – Disciplina comune applicabile ai contratti nel Settore dei Beni culturali:
- Necessità di integrazione della disciplina degli affidamenti nei beni culturali, specificando le modalità per lavori nelle categorie super specialistiche del restauro.
Art. 134 – Contratti gratuiti e forme speciali di partenariato:
- Disciplina limitata ai beni culturali, necessità di una regolamentazione generale per tutti i Settori.
Art. 193 – Finanza di progetto:
- Criticità nel riconoscere vantaggi impropri all’Operatore uscente e necessità di bilanciare la posizione del Concessionario uscente.