Nella Sentenza C-697/17 dell’11 luglio 2019 della Corte di Giustizia Europea, i Giudici hanno statuito che, pur in presenza di una astratta lesione del principio di identità giuridica e sostanziale, non sussiste la violazione del diritto sovranazionale qualora l’Amministrazione proceda all’ammissione, nell’ambito di una procedura ristretta, dell’offerente che abbia dato seguito ad un’operazione di fusione per incorporazione con altro operatore economico pre-qualificato nella medesima procedura, nell’ipotesi in cui sia aumentata la propria capacità, non sia dimostrata la sussistenza di un accordo di tipo collusivo volto ad alterare gli equilibri della procedura, e l’operazione non sia idonea a generare vantaggi ingiustificati rispetto agli altri offerenti.