Con un Comunicato pubblicato il 20 luglio 2020 sul proprio sito istituzionale, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha reso noto di aver raggiunto un accordo con l’Esecutivo per recuperare le risorse che sono venute meno nei bilanci regionali a causa della pandemia e della conseguente crisi economica.
Come spiegato da Donato Toma, che ha presieduto la Conferenza delle Regioni tenutasi il medesimo giorno, si tratta di risorse “indispensabili per garantire servizi essenziali ai cittadini, dalla Sanità all’Istruzione, dal ‘Trasporto pubblico locale’ all’assistenza. Il rischio – ha dichiarato – era di far saltare i bilanci regionali e quindi i servizi resi. E’ un rischio che non possiamo correre in momento così delicato per il nostro Paese. L’accordo coinvolge sia le Regioni a statuto ordinario che le Regioni a statuto speciale e le Province autonome”. Il “Fondo”, istituito dal Dl. n. 34/2020, pari a 1,5 miliardi di Euro per il 2020, è stato così ripartito: 500 milioni di Euro alle Regioni a statuto ordinario per la compensazione delle minori entrate e 1 miliardo di Euro alle Autonomie speciali.
Le perdite stimate sono però, secondo la Conferenza delle Regioni, ben più nette. Si parla, solo per le Regioni a Statuto ordinario, di mancati introiti per 1,7 miliardi nell’anno corrente. Il Governo ha pertanto accordato di prevedere l’inserimento in un prossimo Provvedimento utile dell’integrazione di 1,2 miliardi di compensazione di minori entrate per le Regioni a Statuto ordinario e di 1,6 miliardi per le Autonomie speciali.
Da valutare anche la voce minori entrate tributarie derivanti dalla lotta per l’evasione fiscale (circa 1 miliardo). Pertanto Governo e Regioni hanno stabilito che i rapporti finanziari saranno definiti sulla base degli effettivi andamenti dei gettiti.
A preoccupare gli Enti in questione, stando a quanto si apprende dal Comunicato, ci sono anche i vincoli di spesa che frenerebbero la capacità di investimento delle Regioni. “I meccanismi di finanza pubblica – si legge – bloccano gli investimenti regionali. E’ paradossale infatti che, dopo aver dato un contributo fondamentale alla ripartenza, le Regioni non possano anche farsi carico del rilancio economico del nostro Paese, non potendo fare investimenti perché costrette al rispetto dell’equilibrio di bilancio. Quindi le Regioni non possono finanziare spesa corrente per non indebitarsi e sono l’unico Comparto pubblico che deve rispettare, sia gli equilibri di bilancio che contribuire a precisi obiettivi finanziari già prefissati”.
Regioni a Statutoordinario | Riparto della quota delle RSO del “Fondo di compensazione per le minori entrate” previsto dal Dl. n. 34/2020 |
Abruzzo | 15.812.894,74 |
Basilicata | 12.492.894,74 |
Calabria | 22.302.894,74 |
Campania | 52.699.210,53 |
Emilia-Romagna | 42.532.894,74 |
Lazio | 58.516.578,95 |
Liguria | 15.503.947,37 |
Lombardia | 87.412.631,58 |
Marche | 17.411.842,11 |
Molise | 4.786.052,63 |
Piemonte | 41.136.052,63 |
Puglia | 40.763.421,05 |
Toscana | 39.086.578,95 |
Umbria | 9.810.263,16 |
Veneto | 39.731.842,11 |
Totale | 500.000.000,00 |
Regioni a Statuto ordinario | Riparto dell’integrazione del “Fondo” delle Regioni a Statuto ordinario |
Abruzzo | – 37.950.947 |
Basilicata | – 29.982.947 |
Calabria | – 53.526.947 |
Campania | – 126.478.105 |
Emilia-Romagna | – 102.078.947 |
Lazio | – 140.439.789 |
Liguria | – 37.209.474 |
Lombardia | – 209.790.316 |
Marche | – 41.788.421 |
Molise | – 11.486.526 |
Piemonte | – 98.726.526 |
Puglia | – 97.832.211 |
Toscana | – 93.807.789 |
Umbria | – 23.544.632 |
Veneto | – 59.356.421 |
Totale | – 1.200.000.000 |
Regioni a Statuto speciale | Importo (in mln di euro) |
Valle d’Aosta | 32.31 |
Provincia di Trento | 136.54 |
Provincia di Bolzano | 142.31 |
Friuli Venezia Giulia | 206.92 |
Sicilia | 300.00 |
Sardegna | 181.92 |
Totale | 1.000 |
Regioni a Statuto Speciale | Importo (in mln di euro) |
Valle d’Aosta | 51.69 |
Provincia di Trento | 218.46 |
Provincia di Bolzano | 227.69 |
Friuli Venezia Giulia | 331.08 |
Sicilia | 480.00 |
Sardegna | 291.08 |
Totale | 1.600 |