Davines, 40 anni di bellezza sostenibile

(Adnkronos) – Da una attività familiare e fatta in casa ad un Gruppo internazionale che oggi da Parma si estende in altre otto filiali con circa 800 persone e che distribuisce i suoi prodotti in 90 paesi del mondo, con un fatturato che nel 2023 è lanciato verso i 250 milioni di euro, dieci volte quelli di 20 anni fa. Il Gruppo Davines compie 40 anni lo fa parlando di bellezza sostenibile con una certificazione B Corp e progetti nell’ambito della circolarità, de-carbonizzazione e biodiversità.  

“I primi dieci anni sono un percorso per conto terzi – spiega Davide Bollati, presidente e seconda generazione della famiglia che ha fondato Davines Group – poi abbiamo lanciato i nostri marchi Davines e Comfort Zone e dieci anni fa il focus è stato farli diventare internazionali. Di pari passo, una verticalizzazione sempre più sui temi della sostenibilità che sono quelli che fanno la differenza, siamo diventati B Corp, abbiamo creato un mondo di bellezza, etica e sostenibilità che è diventata la nostra ragione di esistere”.  

Dal 1983 i capisaldi del Gruppo sono ricerca, formazione professionale e la sostenibilità. Una visione circolare e rigenerativa che porta alla Carta Etica e alle Guide per gli Eco-saloni, uno dei primi programmi di compensazione delle emissioni dell’azienda, e al Rapporto di Sostenibilità. Nel 2006 il brand Davines inizia ad utilizzare il claim ‘Sustainable Beauty’ nel proprio logo, ad espressione dell’impegno nel mettere la sostenibilità al centro del proprio business. Cinque anni fa è stata inaugurata la sede alle porte di Parma, il Davines Group Village su una superficie di 77.000 metri quadrati, con spazi dedicati a uffici, formazione, laboratorio di Ricerca e Sviluppo, stabilimento produttivo e magazzino, tutto alimentato con energia elettrica proveniente da fonti 100% rinnovabili.  

Nel 2021 il Gruppo Davines ha avviato una partnership con il Rodale Institute, leader nella ricerca sull’agricoltura biologica rigenerativa allo scopo di ampliare la fornitura di ingredienti, formare gli agricoltori e spingere oltre le frontiere della ricerca. Rispetto a quella tradizionale, l’agricoltura biologica rigenerativa ha il potenziale di sequestrare più carbonio nel terreno, mitigando il cambiamento climatico, promuovendo la biodiversità e salvaguardando l’aria, l’acqua e il suolo. Il nuovo European Regenerative Organic Center (Eroc), primo in Europa, occupa un sito di 17 ettari presso il Campus del Davines Village a Parma con 9 differenti specie vegetali coltivate nei 56 appezzamenti sperimentali del progetto.  

Fa parte del gruppo il marchio Comfort Zone, brand attivo nel settore skincare e diffuso oggi in oltre 10mila centri estetici e 5000 spa nel mondo. Scienza e innovazione per un’esperienza professionale con l’obiettivo di agire sul benessere fisico favorendo il benessere interiore.  

“Noi puntiamo sia su novità di prodotto – commenta Arnaud Goullin Global General Manager Comfort Zone – sia su una novità importante in termini di esperienza per la nostra comunità di estetiste. Vogliamo infatti portare il trattamento fuori dalla cabina, grazie ai nuovi Facespace, combinando efficacia e savoir faire professionale di una marca che da trent’anni lavora a fianco dell’estetista”.