Donazioni di beni e prestazioni di privati all’Amministrazione: Anac, “valutare il rischio corruzione”

Le donazioni di beni o prestazioni da parte del privato che un’Amministrazione riceve in base al Dlgs. n. 36/2023 vanno considerati come processi a rischio corruttivo nell’Area dei Contratti pubblici ai sensi della Legge n. 190/2012. È quanto chiarito da Anac attraverso una Notizia pubblicata in data 8 aprile 2025 sul sito istituzionale

Le donazioni di beni o prestazioni da parte del privato che un’Amministrazione riceve in base al Dlgs. n. 36/2023 vanno considerati come processi a rischio corruttivo nell’Area dei Contratti pubblici ai sensi della Legge n. 190/2012. È quanto chiarito da Anac attraverso una Notizia pubblicata in data 8 aprile 2025 sul sito istituzionale.

Pertanto, sottolinea Anac, occorre programmare Misure di prevenzione nella sottosezione “Anticorruzione e trasparenza” del “Piao” o nel “Piano Anticorruzione” idonee a garantire imparzialità e trasparenza in tutte le procedure afferenti alla fase di selezione, accettazione e successiva gestione dei beni donati.

L’Amministrazione può valutare di programmare come misure di prevenzione:

  • l’adozione di un Regolamento che disciplini gli aspetti attuativi dell’acquisizione di beni o prestazioni senza esborso di somme di denaro (quali requisiti di ammissibilità della donazione, eventuali profili di conflitto d’interesse e relative misure di prevenzione) e assicurarne la pubblicazione nella Sezione ‘Amministrazione trasparente’ sottosezione ‘Atti generali’;
  • la sottoscrizione di Atti convenzionali ispirati a trasparenza e parità di trattamento con gli Operatori economici che effettuano donazioni;
  • l’elaborazione di un prospetto riassuntivo delle liberalità ricevute da pubblicare su base semestrale/annuale sul sito istituzionale dell’Ente, nella sottosezione ‘Altri contenuti – Dati ulteriori’ della Sezione ‘Amministrazione Trasparente’ provvedendo alla anonimizzazione dei dati personali eventualmente presenti;
  • la pubblicazione degli Avvisi/Inviti con cui l’Amministrazione manifesta l’esigenza di acquisire beni o prestazioni da parte del privato in virtù dell’art. 8, co. 3 del ‘Codice dei contratti’”.

Per maggiori informazioni, è possibile consultare le 2 specifiche Faq.