Il bilancio programmatico dell’Italia è a rischio di deviazione significativa dagli obiettivi di finanza pubblica. Non resta quindi che attendere come si esprimerà a maggio 2016 la Commissione Ue sulla richiesta di flessibilità avanzata dal Governo italiano.
Questo il giudizio emerso nel corso dell’Eurogruppo, riunitosi il 7 marzo 2016.
Sul tavolo del Consiglio dei Ministri delle Finanze dell’Unione c’erano, tra la situazione della Grecia e di Cipro, l’attuazione dei bilanci programmatici di tutti i Paesi alla luce anche delle previsioni economiche formulate dalla Commissione europea il 4 febbraio 2016.
In merito all’andamento del debito pubblico italiano, l’Eurogruppo ha preso atto che il rapporto debito/Pil nella finanza pubblica italiana si è stabilizzato nel 2015 e che è prevista una diminuzione dello stesso a partire dal 2016. Un’osservazione, quest’ultima, fortemente enfatizzata da una Nota diffusa dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, che ha così commentato: “E’ molto positivo che l’Eurogruppo abbia preso atto di una dinamica che vede il debito pubblico stabilizzato già nel 2015 e in diminuzione a partire dal 2016. Per quanto riguarda il bilancio 2016 attendiamo le valutazioni definitive che la Commissione ha annunciato per maggio. Il confronto con la Commissione è continuo e costruttivo. Il nostro obiettivo è di continuare sulla strada che abbiamo imboccato da tempo: da un lato il sostegno alla creazione di occupazione attraverso investimenti e riforme che cambiano in modo strutturale le potenzialità del nostro Paese, dall’altro una gestione responsabile delle finanze pubbliche con l’obiettivo di ridurre progressivamente il debito pubblico”.