Evasione fiscale: 2016 anno “record”, recuperati 19 miliardi di Euro

Dopo i 14,2 miliardi del 2014 e i 14,9 miliardi del 2015, il recupero dell’evasione fiscale ha toccato un nuovo massimo storico nel 2016, giungendo a quota 19 miliardi di Euro.

Ad annunciarlo, lo scorso 9 febbraio 2017, sono stati il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan.

Si tratta della somma più alta mai incassata dalle Entrate grazie alle attività di controllo e di promozione della compliance.

Più della metà delle risorse in questione (10,5 miliardi di Euro) sono riconducibili all’attività di controllo sostanziale, in crescita del 36% rispetto al 2015; 8 miliardi sono frutto di attività di liquidazione; circa 500 milioni, infine, derivano dai versamenti spontanei che hanno fatto seguitoalle cosiddette lettere di compliance.

Il “tesoretto” messo insieme utilizzando lo strumenti della“voluntary disclosure” (collaborazione volontaria) è stato quantificato in 4,1 miliardi di Euro.

Nel corso del 2016, l’attenzione dell’Amministrazione finanziaria si è focalizzata soprattutto sui“grandi contribuenti”, il 40,3% dei quali è stato oggetto di controlli. Più contenuto invece il numero di verifiche a carico delle imprese di medie dimensioni (15,3%)e di piccole aziende ed autonomi (1,4%).

L’Agenzia ha colto anche l’occasione per fare il punto sui numeri della fatturazione elettronica, evidenziando che, dall’avvio del servizio – tra le 23.000 P.A. coinvolte e 895.000 fornitori – sono state scambiate 56 milioni di fatture elettroniche

Infine, vale la pena evidenziare come la nuova modalità di riscossione del “Canone Rai”, introdotta dalla “Legge di stabilità 2016”, abbia portato nelle casse dello Stato un extragettitodi 500 milioni di Euro. Ciò a fronte di una riduzione dell’importo del Canone stesso, passato da 113,50 a 100 Euro annui.