Illegittimità della normativa nazionale che prevede un’esclusione automatica dell’operatore economico per una violazione da parte del subappaltatore degli obblighi in materia di diritto ambientale, sociale e del lavoro

Corte di giustizia europea, Sezione II, 30 gennaio 2020 n. C-395/18

Sull’illegittimità della normativa nazionale che prevede un’esclusione automatica dell’operatore economico per una violazione da parte del subappaltatore degli obblighi in materia di diritto ambientale, sociale e del lavoro.

L’art. 57, paragrafo 4, lett. a), della Direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio 26 febbraio 2014, sugli appalti pubblici e che abroga la Direttiva 2004/18/CE, non osta ad una normativa nazionale, in virtù della quale l’amministrazione aggiudicatrice abbia la facoltà, o addirittura l’obbligo, di escludere l’operatore economico che ha presentato l’offerta dalla partecipazione alla procedura di aggiudicazione dell’appalto qualora nei confronti di uno dei subappaltatori menzionati nell’offerta di detto operatore venga constatato il motivo di esclusione previsto dalla disposizione sopra citata. Per contro, tale disposizione, letta in combinato disposto con l’art. 57, paragrafo 6, della medesima Direttiva, nonché il Principio di proporzionalità, ostano ad una normativa nazionale che stabilisca il carattere automatico di tale esclusione.

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