Sale la tensione tra M5S e Rousseau. Oggi Casaleggio lancia il Manifesto

Davide Casaleggio va al contrattacco e, in attesa di svelare le sue intenzioni con il lancio del Manifesto ControVento, chiede un attestato di lealtà ai parlamentari del Movimento con cui è in rotta di collisione. In vista del 12 aprile, anniversario della scomparsa di Gianroberto Casaleggio, l’associazione Rousseau lancia la proposta di istituire la “Giornata nazionale della partecipazione e della cittadinanza digitale, da celebrare ogni anno il 12 aprile, nel ricordo e con l’ispirazione della sua visione innovativa e unica”; per farlo chiede “un passaggio parlamentare” e si rivolge così a tutti i portavoce del M5S in Parlamento per proporre un disegno di legge che consenta di istituire l’anniversario. È la goccia che fa traboccare il vaso: i parlamentari sono basiti, in molti temono sia un modo per andare alla conta e verificare, con le firme in calce alla proposta, chi sta con chi. La nuova mossa di Casaleggio Jr mette ancora più in difficoltà il progetto di rilancio del Movimento che sta portando avanti Giuseppe Conte

La sfiducia sulla piattaforma è tale che i parlamentari sono disposti a convincere quanti hanno smesso di versare il contributo mensile di 300 euro alla piattaforma a sanare gli arretrati per chiudere ogni pendenza, e poi ricostruire una nuova piattaforma del M5S. In questo clima da scontro, Casaleggio presenterà oggi il suo Manifesto, una sorta di carta dei valori che certifichi, così come la giornata per la cittadinanza digitale, quanto “la partecipazione attiva dei cittadini, la promozione dei diritti digitali e l’accessibilità alla Rete non debbano essere solo parole, ma prospettive di azione per il futuro”. Beppe Grillo e Giuseppe Conte sperano di raggiungere un accordo e lasciarsi alle spalle queste pendenze: in gioco c’è il futuro del Movimento che, si augura Di Maio, con l’ex premier alla guida potrebbe “tornare a essere la prima forza politica del Paese”. Ma la prospettiva dell’assetto politico, con Grillo che torna a “tifare” per Draghi ricordando dal suo blog come anche per l’ex presidente della Bce “i tempi sono cambiati”, continua a provocare defezioni in parlamento: l’ultimo a lasciare è il senatore Francesco Mollame, e lui la fiducia a Draghi l’ha anche data. Sono già 36 i senatori e 61 i deputati che hanno abbandonato il gruppo da inizio legislatura, e sembra che ancora altri seguiranno.

In FI è duello per la vicepresidenza della Camera. Occhiuto diventa capogruppo

È ancora duello in Forza Italia tra Annagrazia Calabria e Simone Baldelli per succedere nella vicepresidenza della Camera a Mara Carfagna, nominata ministro per il Sud nel governo di Mario Draghi. La casella nella difficile geografia di Forza Italia ha creato un brivido in quel nuovo assetto che Silvio Berlusconi ha imposto per evitare continui brusii. Le diverse anime che sono state escluse dall’esecutivo, nel quale è stata invece favorita l’ala più moderata del partito azzurro, hanno puntato i piedi, tanto da costringere il Cav a rivedere alcune responsabilità per accontentare un po’ tutti. Il partito ora è in mano ad Antonio Tajani e Licia Ronzulli, dei quali ieri l’ex premier ha tessuto le lodi in una riunione con Ministri, sottosegretari e coordinatori regionali: “Antonio ha l’autorevolezza interna e internazionale, l’esperienza, la capacità di lavoro necessaria a questo difficile compito. Con lui vi sarà Anna Maria Bernini, la nostra preparatissima e attivissima capogruppo al Senato, mentre Licia Ronzulli si occuperà con una veste ufficiale di mantenere a mio nome quel rapporto con gli alleati”, ha ribadito, certificando un partito diviso in due che deve trovare un suo equilibrio tra moderati e sovranisti

L’affaire vicepresidenza sembra entrare a gamba tesa su questo nuovo assetto, con la prova di forza arrivata direttamente a Villa San Martino tra Calabria e Baldelli. La deputata azzurra, da sempre coordinatrice dei giovani di FI, negli ultimi mesi si è mossa molto bene stringendo rapporti soprattutto con la Lega che su di lei non farebbe alcuna resistenza. Diversa invece la prospettiva di votare per la seconda volta Simone Baldelli, già vicepresidente nella scorsa legislatura, oppure Stefania Prestigiacomo, troppo lontana dal Carroccio. La faida interna a Forza Italia per un momento ha anche fatto presagire un altro rinvio dell’aula o peggio un blitz del gruppo guidato dal leghista Riccardo Molinari con un proprio nome da spendere. Sembrerebbe averla spuntata Calabria, una donna, così come aveva indicato Roberto Fico, ma la partita, riferiscono, non sarebbe ancora chiusa. Intanto ieri sera Forza Italia ha trovato in Roberto Occhiuto il successore di Mariastella Gelmini: sarà lui infatti, eletto per acclamazione dai deputati azzurri, a guidare il gruppo a Montecitorio, in continuità con la gestione precedente, più spostata verso l’ala liberale e moderata e un altro tassello per tenere in piedi un difficile equilibrio tra due forze interne. 

Il Pd è in pressing su Letta ma c’è il nodo congresso

Il pressing su Enrico Letta c’è ed è forte ma la partita è tutt’altro che chiusa, tanto che, se l’ex premier non dovesse accettare di fare il segretario Pd e i dem si ritrovassero ancora senza un nome condiviso, non è escluso si arrivi a un rinvio dell’assemblea nazionale prevista per domenica; le trattative sono in corso. In tanti dentro il partito sono convinti che l’ex Premier e vice di Pier Luigi Bersani sarebbe la figura giusta per salvare il Pd in questa fase: Letta, quale fondatore è democratico insospettabile e, nonostante le prime smentite, non ha chiuso la porta. È a lavoro a Parigi, alle prese e riunioni e impegni legati al suo ruolo all’Istituto Sciences Po; la grande preoccupazione dell’ex premier riguarderebbe sia la crisi del partito ma anche quella del Paese, provato dalla pandemia e dall’emergenza economica e sociale. Se il Pd, che è il partito delle istituzioni, va in crisi, chi ha contribuito alla sua fondazione non può che essere preoccupato.  Adesso la spaccatura interna viene come fotografata dalle telefonate che arrivano da Roma: non c’è una voce unica e anche dentro le correnti spesso non c’è un unico interlocutore con cui confrontarsi. 

Letta ha dalla sua di aver mantenuto buoni rapporti con tutti in questi mesi, ma un suo impegno presupporrebbe, se non delle vere e proprie condizioni, almeno un’assunzione di responsabilità collettiva. Secondo chi segue le trattative, l’ex premier avrebbe chiesto unità e una vera moratoria sulle polemiche; di più, avrebbe chiesto rassicurazioni anche sulla durata del suo mandato che non potrà che essere la scadenza naturale della segreteria e cioè il 2023. Non tutti, però, sono d’accordo; se, infatti, Letta avrebbe già ricevuto l’ok di Zingaretti, Franceschini e Orlando, da Base riformista trapela qualche distinguo: “Il tema non è il nome. Per noi il tema è che dopo le amministrative, se la pandemia lo consente, si faccia il congresso. Come ha sempre fatto il Pd per scegliere il segretario”. La linea è condivisa anche da Stefano Bonaccini, che per i bookmakers correrà da segretario alle prossime primarie; al momento, però, sono ancora sul tavolo diversi nomi come: Roberta Pinotti e Piero Fassino. Improbabile quello di Roberto Gualtieri; sarebbe una “forzatura” la candidatura di Enzo Amendola, che pure non sarebbe dispiaciuta a Zingaretti e Orlando. La dead line, comunque, resta fissata per domenica. 

L’Aula del Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per la discussione del decreto sull’organizzazione e il funzionamento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI)

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà la proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza, lo schema di dpcm in materia di incidenti aventi impatto su reti, sistemi informativi e servizi informatici e misure per garantire elevati livelli di sicurezza, e si confronterà sul ddl relativo al quorum di validità delle elezioni comunali, sul disegno di legge per l’istituzione di una commissione di inchiesta sulla diffusione di informazioni false e sul ddl per l’equilibrio di genere nelle cariche pubbliche. La Giustizia, con la Difesa esaminerà il ddl per l’introduzione nel codice penale militare di pace di fattispecie corrispondenti a quelle di violenza privata, violenza sessuale e atti persecutori; a seguire si occuperà del disegno di legge sulla Magistratura onoraria, del ddl di delega per la riforma del processo civile. Con la Salute, svolgerà delle audizioni sullo schema di decreto legislativo sulla disciplina sanzionatoria per la violazione di disposizioni del regolamento europeo sui biocidi.

La Istruzione proseguirà il ciclo di audizioni sul Recovery plan. La Agricoltura ascolterà i rappresentanti dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. La Lavoro svolgerà diverse audizioni sul Recovery plan ed esaminerà la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a salari minimi adeguati nell’Unione europea. La Salute si confronterà sull’affare assegnato sulla terapia del dolore e sulle cure palliative. La Territorio svolgerà diverse audizioni sul Recovery plan e si confronterà sul ddl per la rigenerazione urbana.

L’Aula della Camera

L’Aula della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per l’esame del decreto per il contenimento e prevenzione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e per lo svolgimento delle elezioni per l’anno 2021, della proposta di Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi, dei disegni di legge di ratifica di trattati internazionali tra cui spiccano quello della Carta istitutiva del Forum internazionale dell’Energia e dello Statuto dell’East Mediterranean Gas Forum (EMGF). A seguire si confronterà sulla relazione della Giunta per le autorizzazioni a procedere riferite all’on. Francesco Zicchieri (Lega) e all’ex deputato Stefano Esposito. Come di consueto mercoledì alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata; mentre alle 16.30 voterà per l’elezione di un Vicepresidente a seguito della nomina di Mara Carfagna a Ministro per il Sud e la coesione territoriale.  

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto per il riordino delle attribuzioni dei Ministeri e, con la Trasporti, esaminerà lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante regolamento in materia di notifiche degli incidenti aventi impatto su reti, sistemi informativi e servizi informatici. La Giustizia, con la Salute, esaminerà lo schema di decreto legislativo sulla disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento europeo sui biocidi. Svolgerà poi delle audizioni sulla pdl per la tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori, ed esaminerà la pdl di modifica del codice penale in materia di circonvenzione di persone anziane. La Esteri svolgerà diverse audizioni sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. La Difesa ascolterà i rappresentanti della AVIO Aereo nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla pianificazione dei sistemi di difesa e sulle prospettive della ricerca tecnologica, della produzione e degli investimenti funzionali alle esigenze del comparto difesa. 

La Cultura alle 13.30, con la rispettiva del Senato, ascolterà la Ministra dell’università e della ricerca Maria Cristina Messa sulle linee programmatiche del suo dicastero, anche in relazione ai contenuti della Proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza. La Ambiente, con la Trasporti, tornerà a confrontarsi sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante l’individuazione degli interventi infrastrutturali. La Lavoro proseguirà il ciclo di audizioni sulla risoluzione per l’applicazione della normativa in materia di contratti a tempo determinato introdotta dal cosiddetto decreto Dignità; ascolterà poi i rappresentanti di Anaepa Confartigianato edilizia, CNA Costruzioni e Alleanza delle cooperative italiane nell’ambito dell’esame della pdl per l’accesso anticipato al pensionamento per i lavoratori delle imprese edili e affini. La Affari Sociali svolgerà delle audizioni sulla pdl per l’introduzione sperimentale del metodo del budget di salute per la realizzazione di progetti terapeutici riabilitativi individualizzati. La Agricoltura svolgerà delle audizioni sulla pdl di delega al Governo per la disciplina dell’agricoltura multifunzionale e altre disposizioni per la promozione dell’imprenditoria e del lavoro femminile nel settore agricolo.

A cura di Nomos Centro Studi parlamentari

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