La Lega diserta il Cdm che dà il via libera alla riforma del fisco

A ventiquattro ore dalla chiusura dei seggi e all’indomani di una pesante sconfitta, Matteo Salvini sceglie di sfidare il premier Mario Draghi e a Giancarlo GiorgettiMassimo GaravagliaErika Stefani fa disertare il Cdm che ha approvato una delle riforme più attese, quella del fisco. È un “gesto serio”, dichiara Draghi, che starà a Salvini spiegare, perché la delega rispecchia principi “condivisi” dalla Lega, che aveva a sua disposizione “sufficienti elementi per valutare”. Il leader leghista lo smentisce: “Il testo non rispetta gli accordi”. Si consuma tutto nello spazio di due ore: alle 14.00 i ministri arrivano a Palazzo Chigi per la cabina di regia sulla delega che disegna la riforma del fisco; per la Lega, e alla luce di quel che accadrà non passa inosservato, non c’è Giorgetti ma Garavaglia: il Ministro del Turismo ascolta l’illustrazione del Ministro dell’Economia Daniele Franco poi dice di avere “il dovere” di informare il segretario, per approfondire il testo, e lascia la riunione. Giorgetti avrebbe poi informato Draghi dell’intenzione di disertare poi il Cdm; alla base del dissenso c’è la riforma del catasto, ma anche il fatto che le bozze siano state inviate ai Ministri “mezz’ora prima della cabina di regia”. Andrea Orlando, a nome del Pd, solleva in Cdm il problema politico che l’assenza della Lega apre; Forza Italia sostiene con convinzione il testo, sottolineando che “non alzerà le tasse”, come garantito dal Premier. “Ne prendo atto”, sono le poche parole con cui Mario Draghi, che non fa trasparire irritazione, commenta lo strappo in Cdm, mentre tra Ministri e sottosegretari ci s’interroga sulla reale portata del gesto di Salvini.

Il premier poi, in conferenza stampa con Franco prima di partire per un vertice europeo, mette in fila alcuni principi: “L’impegno che il Governo prende oggi è che” con la riforma del catasto, che rinvia la revisione delle rendite al 2026, “nessuno pagherà di più o di meno” e ogni decreto delegato su Irpef, Iva, Irap “avrà un sistema che non intende aumentare il gettito ma diminuirlo”, e “non è l’ultima parola”, perché il Parlamento ha già dato le sue linee guida e avrà voce in capitolo. Un chiarimento potrebbe esserci, con un incontro tra Draghi e Salvini, nei prossimi giorni ma intanto la riforma passa: nell’esperienza “diversa” della maggioranza Draghi, sottolinea il premier, “l’azione di governo” prosegue senza interruzioni “nonostante le diversità di vedute”. Se per Salvini ci sono altre implicazioni politiche, aggiunge, deve dirlo lui. A stretto giro il leader del Carroccio replica con una conferenza stampa alla Camera, in cui dice di fidarsi di Draghi, ma non della delega sul fisco. Quali saranno le implicazioni lo vedremo nei prossimi giorni, Draghi intanto va avanti con l’agenda e convoca per domani la prima cabina di regia sul Pnrr. Il messaggio è chiaro: finchè il Governo dura, le riforme non possono essere fermate da distinguo.

Salvini prova a uscire dall’angolo e sembra rilanciare una Lega di lotta

Dall’autocritica fatta a tre ore dalla chiusura delle urne, alla conta dei sindaci conquistati dalla Lega fino allo strappo sulla delega fiscale: tutto in 24 ore. Cambia così la strategia di Matteo Salvini che ora sembra intenzionato a puntare i piedi e dare battaglia tentato forse dal ritorno a quella Lega di lotta che potrebbe raccogliere più consensi di quella di governo. Un cambio in corsa difficile da realizzare nell’attuale caos del centrodestra dopo i risultati delle comunali nelle grandi città al voto. Soprattutto il Carroccio, alle prese anche con Fratelli d’Italia che cresce quasi ovunque e rivendica un primato sulla coalizione, da Roma a Bologna e all’altro lato la tenuta di Forza Italia (in Calabria, in particolare dove è primo partito con il 17,31%) che paradossalmente ora è molto vicina alle percentuali, non più stellari, della Lega e rimarca la centralità dei moderati nell’alleanza. Non a caso Silvio Berlusconi dovrebbe tornare nei prossimi giorni a Roma, dopo la lunga assenza causa Covid. Il giorno dopo la prova delle amministrative, il segretario della Lega non nasconde il nervosismo e l’irritazione nella conferenza stampa convocata alla Camera: doveva essere l’occasione per fare un bilancio delle votazioni e invece, come noto, è la replica piccata al premier Draghi dopo la forzatura sul fisco.

Parlando del voto prova a uscire dal guado: “La Lega fa il pieno nelle storiche roccaforti di Lombardia e Veneto, ma incassa buone notizie anche nel Lazio, in Campania o in Basilicata”, dice. In realtà per il suo partito la batosta c’è stata eccome. Quella che brucia di più è Milano ma anche Bologna dove il secondo partito, dopo il Pd, è quello di Giorgia Meloni. Inoltre, inevitabilmente spinge sul risultato nella Capitale dove Enrico Michetti sfiderà Roberto Gualtieri al ballottaggio; escluso Roberto Di Piazza a Trieste, storico esponente di FI, e Paolo Damilano a Torino che però è slegato da ogni partito, Michetti è l’unico candidato voluto da FdI che si gioca il secondo turno da civico. Intanto la leader di FdI, preoccupata forse per un’eventuale poco sostegno da parte degli alleati, ha chiesto a Salvini e Berlusconi lealtà: “Non mi accollo io Michetti che è un professionista stimato e che può contare su di me, ma credo anche sul resto del centrodestra. Questo è un gioco di squadra”.

Draghi ribadisce ai leader Ue la necessità della difesa comune

L’Unione europea è pronta “a fare di più per promuovere e difendere i valori e gli interessi dei cittadini europei”. Per questo obiettivo nei prossimi mesi i 27 saranno al lavoro per una nuova dichiarazione Ue-Nato, mentre gli ambasciatori e gli sherpa avvieranno già nelle prossime settimane i lavori di preparazione del vertice Ue sulla Difesa che si terrà a marzo sotto la presidenza francese. Questo il messaggio che i capi di Stato e di governo dell’Unione lasciano trapelare dalla cena di lavoro al castello di Brdo, in Slovenia. Rafforzare la difesa comune europea e l’autonomia strategica dell’Ue dunque, per affermare con più forza il ruolo dell’Unione europea sullo scacchiere internazionale, che dopo la crisi in Afghanistan si mostra sempre più complesso e richiede maggiore autonomia europea in chiave di sicurezza. Mario Draghi ha aperto la discussione ribadendo la convinta adesione dell’Italia alla NATO ma aggiungendo che il ritiro dall’Afghanistan impone all’UE una riflessione sul futuro delle relazioni internazionali e della difesa europea: “Non abbiamo tempo”, ha detto il premier ai partner, chiedendo alla Commissione di produrre un documento sulle prospettive comuni dell’Europa su questi temi.

L’Aula del Senato

L’Assemblea del Senato riprenderà i lavori alle 9.30 con l’esame della nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021 e di alcune ratifiche di accordi internazionali.

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening, e si confronterà sul ddl relativo all’indennità di funzione dei Sindaci. La Giustizia, con la Industria, dibatterà sul decreto sulla crisi d’impresa e il risanamento aziendale e su ulteriori misure urgenti in materia di giustizia ed esaminerà lo schema di decreto legislativo per il rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione di innocenza e del diritto di presenziare al processo nei procedimenti penali, lo schema di decreto legislativo per la lotta al riciclaggio mediante il diritto penale e quello per l’uso di strumenti e processi digitali nel diritto societario.

La Bilancio alle 8.30 ascolterà il Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco e successivamente esaminerà la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021. La Finanze si confronterà sull’affare assegnato relativo alla relazione sui criteri per la revisione del meccanismo di controllo e di discarico dei crediti non riscossi e sullo schema di atto aggiuntivo alla convenzione tra il Mef e il direttore dell’Agenzia delle entrate per la definizione dei servizi dovuti, delle risorse disponibili, delle strategie per la riscossione. La Istruzione esaminerà il ddl relativo alle attività di ricerca e reclutamento di ricercatori e dibatterà sul disegno di legge sui titoli abilitanti.

La Lavori Pubblici dibatterà sullo schema di decreto legislativo per il reciproco riconoscimento dei certificati rilasciati dagli Stati membri alla gente di mare, sullo schema di decreto legislativo per la gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali, lo schema di decreto legislativo per la fornitura di servizi di media audiovisivi, in considerazione dell’evoluzione delle realtà del mercato, lo schema di decreto legislativo sul Codice europeo delle comunicazioni elettroniche e lo  schema di decreto legislativo per il riconoscimento delle qualifiche professionali nel settore della navigazione interna. La Agricoltura si confronterà sul disegno di legge per la trasparenza delle pratiche commerciali della filiera agrumicola, sul ddl per la disciplina del settore florovivaistico e sul ddl relativo ai prodotti agroalimentari da filiera corta. La Territorio svolgerà diverse audizioni il decreto per il contrasto degli incendi boschivi.

L’Aula della Camera

Dopo che ieri ha approvato il decreto relativo alle modalità operative precauzionali e di sicurezza per la raccolta del voto nelle consultazioni elettorali dell’anno 2021 le mozioni per il rilancio di Alitalia, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 15.00 per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata per poi alle 16.00 esaminare la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021.

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto varato la settimana scorsa dal Cdm in materia di giustizia e di difesa, e quelli di proroga dei termini per la presentazione delle firme per alcuni referendum, sull’assegno temporaneo e l’Irap; svolgerà poi delle audizioni sulla pdl sui benefìci in favore alle vittime del terrorismo. Con la Giustizia, dibatterà l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sugli eventuali condizionamenti dell’organizzazione giudiziaria e dell’esercizio delle funzioni giurisdizionali.

La Giustizia proseguirà l’esame della pdl sull’equo compenso delle prestazioni professionali, dibatterà diversi schemi di decreto legislativo relativi alla lotta contro le frodi e le falsificazioni di mezzi di pagamento diversi dai contanti, quello per agevolare l’uso d’informazioni finanziarie per la prevenzione, accertamento, indagine o perseguimento di determinati reati, quello sul rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione d’innocenza e del diritto di presenziare al processo nei procedimenti penali e quello sulla lotta al riciclaggio mediante il diritto penale. Con la Attività Produttive si confronterà sullo schema di decreto legislativo che conferisce alle Autorità garanti della concorrenza degli Stati membri poteri di applicazione più efficaci e che assicura il corretto funzionamento del mercato interno e quello sull’uso di strumenti e processi digitali nel diritto societario.

La Esteri si confronterà sull’istituzione di un’indagine conoscitiva sull’efficacia del sistema di governance dell’azione esterna dell’Unione europea e sulla relazione sui rapporti tra l’Italia e il Fondo monetario internazionale riferita al periodo dal 1° maggio 2019 al 30 aprile 2020. La Bilancio esaminerà la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021. La Finanze esaminerà lo schema di decreto legislativo sui requisiti prudenziali per gli enti creditizi, lo schema sulla capacità di assorbimento di perdite e di ricapitalizzazione degli enti creditizi e delle imprese di investimento e lo schema di atto aggiuntivo alla convenzione tra il Mef e il direttore dell’Agenzia delle entrate per la definizione dei servizi dovuti, delle risorse disponibili, delle strategie per la riscossione. Dibatterà poi le risoluzioni per il sostegno delle banche di credito cooperativo. La Cultura, con la Trasporti, svolgerà alcune audizioni su diversi schemi di decreti legislativi sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale.

La Ambiente, con la Trasporti, esaminerà il decreto in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale, per la funzionalità del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, del Consiglio superiore dei lavori pubblici e dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali. La Trasporti svolgerà diverse audizioni sullo schema di decreto legislativo che istituisce il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche ed esaminerà lo schema di decreto legislativo sul riconoscimento delle qualifiche professionali nel settore della navigazione interna. La Lavoro svolgerà delle audizioni sulle pdl sui requisiti per l’accesso al trattamento pensionistico e si confronterà sulla risoluzione per Iniziative l’assunzione di personale da parte delle amministrazioni comunali. La Affari Sociali svolgerà alcune audizioni sulla legge di delegazione europea 2021. 


Nomos

A cura di Nomos Centro Studi parlamentari

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