Con Decreto 20 luglio 2015, pubblicato sulla G.U. n. 191 del 19 agosto 2015, sono state ripartite le risorse di cui all’art. 8, comma 2, del Dl. n. 78/2015 (“Decreto Enti Locali”).
Ricordiamo che la norma citata, finalizzata a garantire il rispetto dei tempi di pagamento di cui all’art. 4, del Dlgs. n. 231/02, aveva incrementato di 2 miliardi di Euro la “Sezione per assicurare la liquidità alle Regioni e alle Province autonome per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili diversi da quelli finanziari e sanitari” del “Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili”, di cui all’art. 1, comma 10, del Dl. n. 35/13.
Con il Decreto in commento sono state rese note le somme concesse a ciascuna Regione e Provincia autonoma a seguito delle richieste trasmesse al Mef, sottoscritte dal Presidente e dal Responsabile finanziario, entro il 30 giugno 2015.
Con gli importi concessi, le Amministrazioni potranno far fronte ai pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili diversi da quelli finanziari e sanitari maturati alla data del 31 dicembre 2014, ovvero dei debiti per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro il predetto termine, nonché dei debiti fuori bilancio che presentavano i requisiti per il riconoscimento alla data del 31 dicembre 2014, anche se riconosciuti in bilancio in data successiva.
Come stabilito dal comma 2 dell’art. unico del Decreto in commento, i pagamenti di cui al presente articolo – riguardanti i debiti non estinti alla data del 19 giugno 2015 – sono effettuati, per almeno due terzi, con riferimento ai residui passivi, anche perenti con copertura in bilancio, nei confronti degli Enti Locali, a fronte dei quali vi siano corrispondenti residui attivi degli Enti Locali
stessi; qualora i predetti residui passivi risultassero inferiori, i pagamenti riguardano la loro totalità.
La priorità dovrà essere data ai crediti non oggetto di cessione pro soluto e, tra questi, a quelli più antichi. I pagamenti dovranno essere effettuati entro 30 giorni dalla data di erogazione dell’anticipazione di liquidità, salvo quelli relativi ai residui passivi perenti, per i quali il termine sono concessi 60 giorni.
Le richieste avanzate dalle Regioni – pari a un totale di Euro 1.963.239.036,93 – sono state interamente soddisfatte.