Penale sui lavori pubblici: come deve essere gestita contabilmente e fiscalmente?

di Francesco Vegni
Il testo del quesito:
“Chiedo un chiarimento su come deve essere gestita contabilmente e fiscalmente una penale sui lavori pubblici. In particolare, il Responsabile del Servizio ‘Tecnico’ ha liquidato fatture applicando una penale per ritardata consegna dei lavori, secondo quanto previsto dal contratto di appalto. È corretto che la Ditta emetta fatture per l’importo con penale ? Inoltre, in sede di inventario l’opera vale quanto pattuito all’avvio dei lavori o vale l’importo con la penale ?”.
La risposta dei ns. esperti:
Da quanto si evince dal testo del quesito, visto che la Ditta appaltatrice ha completato i lavori a regola d’arte seppur in ritardo, riteniamo che:
- la Ditta debba fatturare l’intero ammontare;
- la Regione debba riconoscere al Comune l’intero contributo (salvo che il Decreto di assegnazione non stabilisca diversamente in caso di penali per ritardo consegna lavori);
- il valore da inserire a patrimonio da parte del Comune sia appunto l’intera cifra;
- il Comune sia obbligato, contestualmente alla fattura della Ditta, emettere:
- se la spesa è afferente all’ambito istituzionale del Comune: una nota di addebito cartacea fuori campo Iva pari all’indennizzo richiesto;
- se la spesa è afferente all’ambito commerciale del Comune: una fattura elettronica per l’indennizzo richiesto, qualificandolo come “escluso da base imponibile ex art. 15, Dpr. n. 633/72”.
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