Personale P.A.: meno del 6% dei procedimenti disciplinari si traduce in un licenziamento

Sono stati 227, contro i 219 dell’anno precedente, i dipendenti pubblici licenziati nel 2014. A comunicarlo è stato il Ministero della Pubblica Amministrazione – Dipartimento della Funzione pubblica.

Dal rapporto elaborato dall’Ispettorato del citato Dipartimento si evince che i procedimenti disciplinari avviati nel 2014 sono stati complessivamente 6.935, 317 dei quali a carico di dipendenti di Amministrazioni comunali. Il grosso di questi procedimenti ha portato a sanzioni minori (n. 2858), sospensioni dal servizio (n. 1.334), archiviazione o proscioglimento (n. 1.783). In meno del 6% dei casi si è optato per il licenziamento. Stando ai prospetti diffusi, nei Comuni ci sono stati solo 2 licenziamenti. Si tenga presente però che per gli Enti territoriali la trasmissione del dato non è obbligatoria, e quindi questi potrebbero pertanto essere sottostimati.

Quanto alle cause che hanno indotto all’adozione di provvedimenti, si apprende che il 66% delle sospensioni derivano da casi di negligenza o inosservanza delle disposizioni di servizio. Il 19% ha a che vedere con le assenze, l’8% con i reati, il 5% ha interessato dipendenti che avevano un doppio lavoro e il 2% coloro che sono risultati irreperibili in occasione della visita fiscale.

I licenziamenti invece sono stati indotti principalmente dalle assenze ingiustificate e non comunicate nei termini (37%). Seguono quelli imputati all’inosservanza delle disposizioni di servizio o a negligenza (28%), quelli dovuti a reati (32%) e quelli connessi ad attività extralavorative non autorizzate (3%).