“Pnrr”: pubblicato il Decreto per la realizzazione di nuovi Impianti di gestione dei rifiuti e ammodernamento di quelli esistenti

Con Decreto Mef 6 agosto 2021 sono stati assegnati al Mite Euro 1,5 miliardi da destinare alla realizzazione di nuovi Impianti di gestione dei rifiuti e all’ammodernamento di Impianti esistenti da inquadrare all’interno della Missione 2, componente 1, Investimento 1.1 del “Pnrr”. 

Con la pubblicazione del Dm. Mite n. 396/2021 del 28 settembre 2021, che fornisce i criteri di selezione dei Progetti, l’iter per l’assegnazione delle risorse fa un importante passo avanti. Il 60% delle risorse inoltre è destinato alle Regioni del Centro-Sud.

Il predetto Decreto prevede che l’assegnazione delle risorse relative all’Investimento 1.1 avverrà attraverso la pubblicazione di 3 distinti Avvisi pubblici aventi ad oggetto proposte per il finanziamento di Interventi rientranti nelle seguenti Aree tematiche:

  • Linea d’Intervento A – Miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani” (totale risorse disponibili: Euro 600 milioni);
  • Linea d’Intervento B – Ammodernamento (anche con ampliamento di Impianti esistenti) e realizzazione di nuovi Impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata” (totale risorse disponibili: Euro 450 milioni);
  • Linea d’Intervento C – Ammodernamento (anche con ampliamento di Impianti esistenti) e realizzazione di nuovi Impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti ad uso personale (Pad), i fanghi di acque reflue, i rifiuti di pelletteria e rifiuti tessili” (totale risorse disponibili: Euro 450 milioni).

In risposta agli Avvisi che saranno pubblicati entro 2 settimane dall’entrata in vigore del Decreto, potranno presentare proposte di finanziamento:

  • gli Enti di governo degli Ambiti territoriali ottimali (Egato);
  • i Comuni, laddove gli Egato non siano stati costituiti;
  • i gestori incaricati del “Servizio rifiuti”, appositamente delegati dal corrispondente Egato o dal Comune, che rimarrà in ogni caso unico destinatario e responsabile nei confronti del Ministero per le risorse assegnate.

Il contributo massimo erogabile per ciascuna Proposta non potrà superare le seguenti somme:

  • 1 milione per la “Linea d’Intervento A”;
  • 40 milioni per la “Linea d’Intervento B”;
  • 10 milioni per la “Linea d’Intervento C”.

Oltre a fissare i criteri di valutazione delle Proposte, l’Allegato “1” al Dm. n. 396/2021 ne definisce i criteri di ammissibilità, stabilendo che gli Interventi da finanziare:

  • dovranno essere completati entro il 30 giugno 2026;
  • non devono aver ottenuto un finanziamento a valere su fondi strutturali UE;
  • non devono ledere il Principio “Dnsh”;
  • devono essere coerenti con gli strumenti di pianificazione previsti dal “Codice ambientale”.

Si segnala inoltre la pubblicazione del Dm. n. 397/2021, per la realizzazione di “Progetti faro” di Economia circolare, con una dotazione di Euro 600 milioni, da assegnare:

  • alle Imprese che esercitano prevalentemente le attività di cui all’art. 2195, nn. 1) e 3), del Codice civile;
  • alle Imprese che esercitano prevalentemente le attività ausiliarie di cui all’art. 2195, numero 5), del Codice civile, nei confronti delle Imprese di cui al punto precedente.