Prove di concorso: quesiti a risposta multipla

Tar Roma, Sentenza n. 16145 del 6 settembre 2024

Nel caso in questione, i Giudici chiariscono che, quando una domanda a risposta multipla fa specifico riferimento a una norma di legge (con espressioni come “in base all’articolo…” o “secondo quanto previsto dall’articolo…”), l’unica risposta corretta è quella che corrisponde esattamente al testo della norma. Salvo il caso in cui la commissione abbia fornito risposte incomplete, che devono essere valutate caso per caso, i candidati non possono sostenere la validità di risposte “parzialmente corrette” o “parzialmente errate”. Consentire ai candidati di isolare parti della risposta per ottenere una valutazione positiva implicherebbe creare una nuova risposta non prevista dalla domanda.

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