Pubblico impiego: importante Pronuncia del Consiglio di stato sulle graduatorie di un concorso

Una concorrente esclusa da un concorso pubblico bandito da un Ente Locale ricorre al Consiglio di Stato contro la graduatoria definitiva che però in primo grado è dichiarata legittima.

Il problema sollevato riguarda gli effetti che possa produrre l’annullamento, dopo tanto tempo, di una graduatoria di un concorso pubblico il cui procedimento è illegittimo, nella sfera giuridica dei vincitori del concorso a fronte di nessun benefico per il ricorrente.

Ebbene il Consiglio di Stato in Adunanza Plenaria, con Sentenza 13 aprile 2015, n. 4, ha stabilito che le graduatorie illegittime devono comunque essere annullate anche se è trascorso molto tempo dalla loro approvazione ed hanno già prodotto effetti giuridici.

Secondo il Consiglio, il Giudice non può derogare di fronte all’interesse alla richiesta di annullamento sulla base di ragioni di opportunità, giustizia, equità e proporzionalità. Infatti, laddove il Giudice provvedesse ugualmente, si configurerebbe il caso di omessa pronuncia e di una violazione della domanda, previsto dall’art. 99 Cpc. [1], e del principio della corrispondenza tra chiesto e pronunciato, previsto dall’art. 112 Cpc.[2]

di Stefano Paoli

[1]– Art. 99 Cpc.Principio della domanda: Chi vuole far valere un diritto in giudizio deve proporre domanda al Giudice competente”.

[2] – Art. 112 Cpc. – Corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato: Il Giudice deve pronunciare su tutta la domanda e non oltre i limiti di essa; e non può pronunciare d’ufficio su eccezioni, che possono essere proposte soltanto dalle parti”.