“Recovery Plan”: secondo il Ministro Gualtieri consentirà di incrementare gli investimenti pubblici e risolleverà Pil e occupazione

“L’effetto redistributivo del Programma europeo ‘Recovery and Resilience Facility’ (‘Rrf’), che rappresenta la maggior parte degli stanziamenti del ‘Next Generation EU’ (‘Ngeu’) è particolarmente rilevante nel caso dell’Italia. In particolare, la componente sovvenzioni ci darà la possibilità di incrementare gli investimenti pubblici materiali e immateriali, nonché le politiche di sostegno agli Investimenti privati e all’innovazione, conseguendo anche un aumento del Pil e dell’occupazione”.
Così si è espresso il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, nel corso dell’Audizione sulle Linee-guida del “Piano nazionale di Ripresa e Resilienza” (“Pnrr”), tenutasi il 1° ottobre 2020 davanti alle Commissioni riunite Bilancio e Politiche Ue del Senato.
L’occasione offerta dal Piano di rilancio correlato al “Recovery Plan” è stata definita una “opportunità irripetibile per rilanciare la propria crescita, e per uscire non solo dalla profonda recessione causata dalla crisi pandemica ancora in corso, ma anche per affrontare i profondi squilibri che da tempo hanno frenato il Paese, quali il basso livello di investimenti, l’elevata burocrazia, la bassa produttività, il pesante debito, nonché per definire un mercato del lavoro più attivo, e per ricucire le numerose fratture sociali e territoriali che si sono approfondite nel corso di molti anni. Insomma, questo è il momento giusto per delineare il futuro del nostro Paese che lasceremo alle prossime generazioni”.
Il Ministro ha spiegato che, stando alle simulazioni effettuate con il modello dinamico di equilibrio economico generale “Quest”, sviluppato dalla Commissione Europea, gli effetti del “Recovery Plan” si tradurranno in un trend di crescita (permanente, strutturale) del Pil pari a 0,2/0,5 punti percentuali all’anno.
Una ulteriore spinta al Pil (ad oggi non quantificabile, posto che il “Piano” è in via di definizione) dovrebbe poi arrivare anche dagli effetti delle riforme che saranno introdotte nell’ambito del “Piano nazionale di Ripresa e Resilienza”.
Gualtieri ha posto l’accento sulla necessità di sfruttare al meglio le risorse in ballo per fare quei cruciali investimenti di cui il Paese ha estremo bisogno, ma ha anche sottolineato come non si debba perdere di vista la necessità di far rientrare, nel medio-lungo periodo, il debito pubblico sul sentiero della riduzione.
Dopo l’inevitabile rialzo dovuto alle ingenti risorse stanziate per sostenere redditi e sistema economico nella fase più acuta della crisi scaturita dalla pandemia, è indispensabile che si individuino strategie per rendere il debito sostenibile sul lungo periodo. Strategie che passeranno – stando alle parole di Gualtieri – per: tagli alla spesa improduttiva; riforma del Sistema fiscale, e giusto equilibrio tra prestiti (“loans”) e sovvenzioni (“grant”).
Gualtieri ha spiegato che il “Piano per il rilancio” del Paese si articolerà sulla base di 6 fondamentali Missioni:
a. digitalizzazione, innovazione e competitività del Sistema produttivo;
b. rivoluzione verde e transizione ecologica, per far fronte ai nuovi più ambiziosi obiettivi dello “European Green Deal”;
c. infrastrutture per la mobilità, che troverà attuazione attraverso investimenti sulla rete stradale e autostradale compresi la rete ferroviaria AV-AC ad alta velocità di rete e il completamento dei Corridoi Ten-T;
d. istruzione, formazione, ricerca e cultura, con interventi volti a migliorare la qualità dei Sistemi di istruzione e formazione, oltre che al rinnovo delle Infrastrutture scolastiche e universitarie;
e. equità sociale, di genere e territoriale, che comprende, tra i clusters di azione, le misure di contrasto al lavoro sommerso, di maggior tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, oltre che di empowerment femminile in termini di formazione ed autoimprenditorialità;
f. la missione ‘salute’, da intendersi non solo come rafforzamento della resilienza e della tempestività di risposta del Sistema sanitario, ma anche come sostegno alla Ricerca medica, immunologica e farmaceutica.
di Veronica Potenza
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