Relazione annuale Presidenti Regioni e Province autonome su Sistema controlli interni 2020: emanate le Linee-guida e il relativo Questionario

Relazione annuale Presidenti Regioni e Province autonome su Sistema controlli interni 2020: emanate le Linee-guida e il relativo Questionario

La Corte dei conti, Sezione Autonomie, con la Delibera n. 12 del 21 luglio 2021, ha approvato le Linee-guida relative alla Relazione sul Sistema dei controlli interni e sui controlli effettuati nell’anno 2020 che i Presidenti delle Regioni devono trasmettere annualmente alla competente Sezione regionale di controllo della Corte dei conti in applicazione dell’art. 1, comma 6, del Dl. n. 174/2012. La richiamata disposizione disegna un sinergico raccordo tra i controlli interni, affidati all’autonomia normativa ed amministrativa regionale, e quelli esterni esercitati, in modo neutrale ed indipendente, dalla Magistratura contabile, con l’obiettivo di stimolare i necessari processi di autocorrezione da parte degli Enti territoriali.

La disciplina in esame si rafforza con quella contenuta nell’art. 3 della Legge n. 20/1994, la quale stabilisce, tra l’altro, che la Corte dei conti, nell’esercizio del controllo successivo sulla gestione del bilancio e del patrimonio delle Amministrazioni pubbliche, verifichi il “funzionamento dei controlli interni dell’Amministrazione”. Infatti, il ruolo rivestito dal Sistema integrato dei controlli interni rappresenta un ineludibile strumento per conformare l’azione amministrativa ai Principi di efficacia, efficienza ed economicità. Nell’ultimo decennio (Dl. n. 174/2012) i controlli si sono particolarmente accentrati sugli aspetti di conservazione degli equilibri finanziari degli Enti, ma la sana gestione deve sempre accompagnarsi all’efficienza dell’azione amministrativa, in modo che il perseguimento del corretto utilizzo delle risorse pubbliche si realizzi attraverso una logica di “risultato” e non di mero adempimento “formale”, a beneficio di tutta la collettività amministrata.

In tale quadro ordinamentale si inserisce l’onere posto in capo ai Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, ai sensi del citato art. 1, comma 6, del Dl. n. 174/2012, di riferire alle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti in ordine ai più significativi aspetti gestionali, organizzativi ed attuativi dei controlli predisposti, anche con riguardo agli Organismi partecipati e agli Enti del Servizio sanitario, le cui gestioni hanno rilevanti effetti sui bilanci regionali. Detta Relazione diventa un importante ausilio informativo per verificare l’osservanza dei vincoli di finanza pubblica e il rispetto del “Principio di buona amministrazione” nel governo dei territori, mettendo in luce la capacità dell’esecutivo di realizzare gli obiettivi programmati.

La verifica dell’effettiva concretizzazione dei Programmi è resa possibile dalla presenza del ciclo virtuoso e integrato dei controlli, quale sistema di verifiche in grado di monitorare le attività, di supportare le scelte, nonché di fornire, in tempo utile, le informazioni necessarie per l’eventuale correzione di rotta dell’azione amministrativa.

Alla Sezione delle Autonomie in sede di coordinamento, quale espressione delle Sezioni regionali di controllo, spetta il compito di definire unitariamente i criteri e le linee-guida per le Relazioni annuali sui controlli interni dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, indicando uniformi modalità di comunicazione annuale delle informazioni relative alle caratteristiche strutturali e agli aspetti gestionali, organizzativi ed attuativi più rilevanti. L’omogeneità dei riscontri consente, non solo di stabilire il grado di raggiungimento dei risultati attesi e di effettività dell’azione amministrativa in ciascuna Regione e Provincia autonoma, ma anche di comparare le diverse situazioni territoriali. A tal riguardo, si osserva che le rilevazioni effettuate nell’esercizio precedente (2019), rappresentano un Sistema integrato dei controlli ancora, in parte, disallineato fra le varie realtà regionali.

Le Linee-guida in questione si concretizzano come ausilio rispetto all’adempimento richiesto ai Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, per la predisposizione di uno schema di relazione unitario, avente forma di Questionario, contenente domande sintetiche, con risposte di tipo “chiuso” (Si/No), cui si accompagna la possibilità di fornire ulteriori elementi, nelle risposte di tipo “aperto”, e di rendere ogni chiarimento necessario in ordine ai profili di maggior interesse o criticità.

Deve aggiungersi che le informazioni recate dalle singole Relazioni presidenziali possono dare luogo a ulteriori approfondimenti istruttori da parte delle Sezioni regionali di controllo, tenendo conto degli specifici regimi di disciplina delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome. 


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