Riforma Accrual: comunicato l’avvio della fase di Consultazione pubblica dell’Itas 7

È stata avviata il 29 aprile 2023 la fase di consultazione pubblica sulla Proposta di Itas 7 “Locazioni”, elaborata in data 21 marzo 2023, che avrà termine il 29 maggio 2024

È stata avviata il 29 aprile 2023 la fase di consultazione pubblica sulla Proposta di Itas 7 “Locazioni”, elaborata in data 21 marzo 2023, che avrà termine il 29 maggio 2024.

Ricordiamo che l’art. 9, comma 14, del Dl. n. 152/2021, ha demandato alla Struttura di governance, istituita con Determina del Ragioniere generale dello Stato n. 35518/2020, la realizzazione delle attività connesse all’attuazione della Riforma 1.15 del “Piano nazionale di ripresa e resilienza”, denominata “Dotare le Pubbliche amministrazioni di un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale accrual”. Il procedimento per la statuizione del Quadro concettuale e degli Standard (Itas), contenuto nel Regolamento della Struttura di governance, prevede che le proposte di statuizione elaborate dallo Standard Setter Board siano assoggettate, prima dell’approvazione definitiva da parte del Comitato Direttivo, a una fase di Consultazione pubblica rivolta a tutti gli stakeholder interessati alla futura implementazione della Riforma contabile, al fine di acquisire eventuali pareri e contributi.

In relazione agli obiettivi della citata Riforma, la Struttura di governance ha recentemente concluso la fase di elaborazione tecnica della Proposta di statuizione dello standard Itas 7 – Locazioni. Tale Standard è così ora sottoposto a Consultazione pubblica dal 29 aprile2024 al 29 maggio 2024. I pareri e i contributi degli stakeholder dovranno essere trasmessi all’indirizzo di posta elettronica della Segreteria tecnica della Struttura di governance: rgs.segreteriatecnicasdg@mef.gov.it.

La Proposta di statuizione relativa all’Itas 7 – “Locazioni” prevede, in sintesi, quanto segue.

Lo Standard Itas 7 disciplina il trattamento contabile delle operazioni di locazione, concluse da una Amministrazione locataria o locatrice, nonché le informazioni da presentare nella Nota integrativa.

Viene definito che il contratto di locazione è un contratto che trasferisce il diritto di utilizzo di un bene per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo, di norma periodico, che la locazione finanziaria è quella tipologia di locazione in cui tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene oggetto della locazione sono nella sostanza trasferiti al locatario, che la locazione operativa è quella tipologia di locazione in cui non tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene oggetto della locazione sono nella sostanza trasferiti al locatario, e che la sublocazione è un contratto con il quale il locatario («locatore intermedio») dà a sua volta in locazione il bene ad una terza parte, pur rimanendo in vigore la «locazione principale» tra il locatore principale e il locatario.

L’Amministrazione applica lo Standard 7 a tutte le operazioni di locazione, con esclusione: delle locazioni di diritti per l’esplorazione o l’estrazione di minerari petrolio, gas e risorse simili non rinnovabili; dei diritti detenuti dal locatario in forza di licenze (quali film, registrazioni video, opere, manoscritti, brevetti e diritti d’autore); e degli accordi per la concessione di servizi.

Il contratto di locazione può includere una clausola di rettifica dei pagamenti della locazione qualora, durante il periodo che intercorre tra la data di inizio della locazione e l’inizio della decorrenza del contratto di locazione, si verifichino cambiamenti dei costi di costruzione o d’acquisto del bene locato o cambiamenti di altri parametri del costo o valore, quali il tasso di inflazione, o dei costi di finanziamento della locazione per il locatore.

Le operazioni di locazione sono classificate in locazioni operative o locazioni finanziarie sulla base della ripartizione dei rischi e benefici derivanti dalla proprietà del bene tra locatario e locatore. I rischi comprendono le possibilità di perdite derivanti da capacità inutilizzata o da obsolescenza tecnologica o variazioni del valore dovute a cambiamenti nelle condizioni economiche.

Le circostanze che, individualmente o congiuntamente, consentono di presumere che una locazione sia da considerarsi finanziaria sono le seguenti: la locazione prevede il trasferimento della proprietà del bene oggetto della locazione al locatario al termine del contratto di locazione; la locazione include un’opzione di acquisto del bene oggetto della locazione da parte del locatario a un prezzo che ci si attende sia sufficientemente inferiore al valore di mercato alla data alla quale si può esercitare l’opzione, cosicché, all’inizio della locazione, è ragionevolmente certo che essa sarà esercitata; la durata della locazione copre la maggior parte della vita economica del bene anche se la proprietà non è trasferita; all’inizio della locazione il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per la locazione equivale almeno al valore di mercato del bene locato; i beni locati sono di natura così particolare che solo il locatario può utilizzarli senza importanti modifiche; i beni locati non possono essere facilmente sostituiti con altri beni. Ulteriori circostanze che possono condurre a classificare una locazione come finanziaria sono: il locatario può risolvere il contratto di locazione ed è tenuto a coprire le perdite eventualmente sostenute dal locatore per effetto della risoluzione; gli utili o perdite derivanti dalle variazioni del valore di mercato del valore residuo ricadono sul locatario; il locatario ha la possibilità di rinnovare la locazione per un ulteriore periodo a un canone significativamente inferiore rispetto a quello di mercato.

Se sulla base di altre circostanze risulti evidente che la locazione non trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà, la locazione è classificata come locazione operativa.

La classificazione della locazione come operativa o finanziaria è effettuata alla data di inizio della locazione stessa. All’inizio della decorrenza della locazione, l’Amministrazione locataria rileva i beni acquisiti mediante locazione finanziaria come attività, e le connesse obbligazioni come passività; le attività e le passività sono rilevate al minore tra il valore di mercato dei beni oggetto della locazione e il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per la locazione, ciascuno determinato all’inizio della locazione.

Una locazione finanziaria comporta una quota di ammortamento dei beni ammortizzabili e di oneri finanziari per ciascun esercizio. Il criterio di ammortamento usato per i beni ammortizzabili in locazione finanziaria è coerente con quello adottato per i beni ammortizzabili di proprietà, e l’ammortamento da rilevare è calcolato secondo quanto previsto dall’Itas 4 – Immobilizzazioni materiali, e dall’Itas 5 – Immobilizzazioni immateriali.

L’Amministrazione locataria rileva i pagamenti per una locazione operativa come costo di esercizio con un criterio a quote costanti per la durata della locazione oppure secondo un altro criterio sistematico che fornisca una migliore rappresentazione della modalità con la quale i benefici della locazione si distribuiscono nel tempo. Informazione integrativa

Per le locazioni finanziarie e operative, l’Amministrazione locataria fornisce dettagliate informazioni in Nota integrativa.

L’Amministrazione locatrice elimina contabilmente dallo Stato patrimoniale, alla data di inizio della locazione, i beni concessi in locazione finanziaria e contestualmente rileva un credito ad un valore pari all’investimento netto nella locazione.

I canoni dalla locazione finanziaria sono trattati dall’Amministrazione locatrice come rimborso del capitale investito e come ricavo finanziario. L’ammortamento dei beni ammortizzabili locati è effettuato in coerenza con il criterio di ammortamento normalmente utilizzato dal locatore per beni simili.

Infine, si specifica che un’operazione di vendita e retro-locazione comporta la vendita di un bene e la retro-locazione dello stesso bene; i canoni delle locazioni e il prezzo di vendita sono, di solito, interdipendenti essendo negoziati congiuntamente e il trattamento contabile dipende dalla relativa tipologia di locazione (finanziaria o operativa).

Riportiamo di seguito la Tabella della situazione relativa all’approvazione degli Itas: risultano già stati approvati 9 Standard, mentre 2 sono da approvare avendo concluso la fase di consultazione, 1 è in fase di consultazione e i restanti 6 sono in corso di elaborazione:

n. 18n. Itasdenominazione Itasapprovazione standardpubblicazione Linee guida
12Politiche contabili, cambiamenti di stime contabili, correzione di errori e fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio, approvato il 14 dicembre 202214 dicembre 2022non previste
210Rimanenze14 dicembre 2022pubblicate
34Immobilizzazioni immateriali5 giugno 2023pubblicate
41Composizione e schemi del bilancio di esercizio4 agosto 2023non previste
55Immobilizzazioni immateriali17 ottobre 20236 marzo 2024
615Benefici per i dipendenti, approvato il 30 novembre 202330 novembre 2023non previste
713Fondi, passività potenziali e attività potenziali18 dicembre 20236 marzo 2024
817Ratei e risconti18 dicembre 20236 marzo 2024
916Prestazioni sociali in denaro, approvato il 16 gennaio 202416 gennaio 20246 marzo 2024
  
16Accordi per servizi in concessione: concedentein consultazione fino a 22 febbraio 2024 ma non ancora approvato
23Operazioni, attività e passività in valuta esterain consultazione fino a 5 marzo 2024 ma non ancora approvato 
  
17Locazioniin consultazione fino a 29 maggio 2024 
28Riduzione di valore delle attivitàin corso di elaborazione 
39Ricavi, proventi e lavori in corso su ordinazionein corso di elaborazione 
411Strumenti finanziariin corso di elaborazione 
512Bilancio consolidatoin corso di elaborazione 
614Partecipazioni in collegate e accordi a controllo congiuntoin corso di elaborazione 
718Costi e oneriin corso di elaborazione