“Riforma Madia”: in G.U. i Decreti legislativi su Pubblico Impiego e valutazione della performance

Sono stati pubblicati sulla G.U. n. 130 del 7 giugno 2017, i Decreti legislativi n. 74 e 75 del 25 maggio 2017, n. 75, attuativi della Legge n. 124/15, in materia di riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche (c.d. “Legge Madia”).
Dlgs. 25 maggio 2017, n. 74
Il Decreto introduce gli “obiettivi generali” della P.A., legati ad indicatori misurabili e verificabili dai cittadini, intervenendo sui criteri sui cui si basa la valutazione, ed istituendo una serie di premialità e differenziazioni del trattamento economico in relazione ai risultati ottenuti.
Ogni Amministrazione è chiamata a misurare e valutare la performance dell’Amministrazione nel suo complesso, delle unità organizzative o delle aree di responsabilità in cui si articola, oltre che dei singoli dipendenti. Oltre agli obiettivi specifici di ogni Amministrazione, è stata introdotta la categoria degli “obiettivi generali”, che identificano le priorità strategiche delle P.A. coerentemente con le politiche nazionali.
Viene riconosciuto un ruolo attivo dei cittadini ai fini della valutazione della performance organizzativa, anche attraverso sistemi di rilevamento della soddisfazione degli utenti in merito alla qualità dei servizi.
Sono previsti nuovi meccanismi di distribuzione delle risorse destinate a remunerare la performance, affidate al Contratto collettivo nazionale. Si abolisce il meccanismo delle fasce di merito obbligatorie, prevedendo che i Contratti collettivi nazionali stabiliscano la quota di risorse destinata a remunerare la performance organizzativa ed individuale, garantendo la differenziazione dei trattamenti economici.
Dlgs. 25 maggio 2017, n. 75
In vigore a partire dal 22 giugno 2017, il Dlgs. n. 75/17 recepisce gli indirizzi dettati dagli artt. 16, commi 1, lett. a), e 2, lett. b), c), d) ed e) e 17, comma 1, lett. a), c), e), f), g), h), l) m), n), o), q), r), s) e z), della Legge n. 124/15, in materia di riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche (c.d. “Legge Madia”).
Con il nuovo “Testo unico del Pubblico Impiego” si chiude il cerchio della riforma del lavoro pubblico avviata nell’ambito della “Legge Madia”.
Il testo dà il via libera ad un piano straordinario per il superamento del precariato nelle P.A. ed introduce un nuovo modello di reclutamento basato sui fabbisogni e non più sulle piante organiche per individuare le professionalità effettivamente necessarie per ottimizzare i servizi.
Vengono inoltre rivisti i procedimenti disciplinari, relativi ad esempio alla presenza in servizio.
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