Riforma Protezione civile: Delrio, “verso il salto di qualità nel livello di sicurezza territoriale”

Consentendo alla Protezione civile un quadro più chiaro, in quanto a responsabilità e organizzazione, il Parlamento renderà un grande servizio al Paese con questa legge, permettendo un salto di qualità nel livello di sicurezza territoriale che i cittadini italiani hanno il diritto di pretendere. Se approvata, sarà una riforma storica”. Così Graziano Delrio, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, è intervenuto nel corso dell’Audizione del 5 marzo 2015 alla Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera dei Deputati in merito al Disegno di legge-delega per il riordino delle disposizioni in materia di sistema nazionale e coordinamento della Protezione civile.

Il Ddl., secondo le intenzioni del Governo, è quello di mettere ordine tra le numerose modifiche e correzioni apportate, nel tempo, alla legislazione originaria del 1992 e scaturite spesso sull’onda delle emergenze.

Delrio ha evidenziato i numerosi rischi naturali e legati alle attività dell’uomo cui il nostro Paese, più di ogni altra nazione europea, è esposto. L’intenzione non è quella di andare verso una “ri-centralizzazione” della Protezione civile, perché questo tipo di impostazione, secondo il Sottosegretario, in passato ha fallito. “Si manterrà – ha detto – una configurazione modulare, con il pieno coinvolgimento e la forte responsabilizzazione dei livelli territoriali e un sistema nazionale policentrico. Il mantenimento della configurazione ‘a geometria variabile’, già previsto dalla legge che ha istituito il Servizio, e l’incardinamento della struttura di coordinamento nella Presidenza del Consiglio dei Ministri sono quindi i punti di forza della delega in discussione, in linea anche con la modifica costituzionale al vaglio del Parlamento, che elimina le materie a legislazione concorrente ma non ricolloca la materia della ‘protezione civile’ tout-court nell’alveo della legislazione esclusiva dello Stato. La riforma costituzionale salvaguarda il tema del sistema modulare e dell’indirizzo unitario, riservato alla competenza legislativa dello Stato, e valorizzando in modo chiarissimo ruolo e responsabilità dei livelli territoriali di governo”.

Rispondendo poi a una domanda relativa alle azioni messe in campo dall’Esecutivo per combattere il rischio idrogeologico, Graziano Delrio ha precisato che il Governo ha destinato risorse per 5-6 miliardi di Euro agli interventi strutturali di prevenzione e il Cipe ha già approvato il piano stralcio per le aree metropolitane, con 600 milioni di Euro pronti su progetti immediatamente cantierabili.