“Soccorso istruttorio”: attivazione in caso di carenze della garanzia provvisoria

Tar Lazio, Sentenza n. 23262 del 23 dicembre 2024

Nella Sentenza in epigrafe indicata, viene chiesto di valutare se sia legittima l’esclusione di un concorrente da una gara pubblica, motivata da presunte mancanze nella documentazione amministrativa e nella garanzia provvisoria.

Il ricorrente contesta che la Commissione giudicatrice abbia valutato in modo errato tali carenze e non abbia correttamente applicato il soccorso istruttorio, sostenendo che queste fossero sanabili. Inoltre, accusa l’Amministrazione di aver violato i Principi di ragionevolezza, proporzionalità e buon risultato. Il ricorrente sottolinea che le carenze rilevate non giustificano l’esclusione e che la documentazione integrativa successiva ha confermato gli impegni assunti. Chiede quindi l’annullamento del provvedimento di esclusione e il riconoscimento della propria partecipazione alla gara.

I Giudici osservano che il Disciplinare di gara segue il Dlgs. n. 36/2023, il quale consente di correggere le carenze documentali, inclusa la garanzia provvisoria, tramite “soccorso istruttorio”, purché questa sia stata costituita prima della scadenza del termine per presentare le offerte. La norma mira a evitare che formalità eccessive penalizzino i concorrenti quando l’offerta è sostanzialmente valida e conforme ai principi di equità tra partecipanti. Viene inoltre chiarito che inesattezze o irregolarità della garanzia (come carenze di forma o contenuto) possono essere sanate con documentazione integrativa, mentre la mancata presentazione della garanzia può essere sanata solo con documenti datati antecedentemente alla scadenza del termine.

Nel caso specifico, la garanzia era valida e tempestiva ma presentava carenze formali, che sono state successivamente chiarite senza modificare l’impegno negoziale originario. Pertanto, tali irregolarità erano rimediabili.

In conclusione, i Giudici ritengono che le carenze riscontrate nella garanzia non giustifichino l’esclusione del concorrente, poiché potevano essere sanate senza violare i principi e le regole della procedura di gara.

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