Con il Comunicato 7 giugno 2016 l’Anci si è espressa in merito alla Sentenza della Corte costituzionale n. 129 del 6 maggio 2016 relativa alla riduzione – disposta dal Governo tecnico – del “Fondo sperimentale di riequilibrio” e del “Fondo perequativo” per il 2013 ai Comuni per 2.250 milioni di Euro.
“La Corte – evidenzia l’Associazione dei Comuni – dichiara l’illegittimità costituzionale della norma per violazione degli artt 3, 97, 119 della Costituzione in quanto non prevede, nel procedimento di determinazione delle riduzioni del ‘Fondo sperimentale di riequilibrio’ da applicarsi a ciascun Comune, alcuna forma di coinvolgimento dei Comuni, né l’indicazione di un termine per l’adozione del Decreto attuativo del Ministero dell’Interno. La Sentenza indica espressamente gli aspetti della norma la cui assenza ne determina l’illegittimità, prefigurando di conseguenza l’esigenza di una integrazione e di un nuovo terreno di confronto con il Governo in ordine al riparto di un gravosissimo taglio, a suo tempo fortemente criticato dai Comuni proprio per le modalità di riparto ora censurate. Anci pertanto porrà in essere ogni iniziativa utile a chiarire gli effetti della Sentenza”.
Il Delegato Anci alla Finanza locale Guido Castelli, ha dichiarato che l’Associazione si metterà subito al lavoro per capire quali saranno le conseguenze concrete che la Sentenza potrebbe produrre a favore dei bilanci comunali.