“Spesometro 2017”: i nuovi chiarimenti delle Entrate in vista della scadenza

In vista della pluri-prorogata scadenza del termine per la trasmissione dello “Spesometro 2017” relativo al I semestre 2017, l’Agenzia delle Entrate ha diffuso delle nuove Faq afferenti proprio questo adempimento sul sito “Fatture e corrispettivi”.

Ricordiamo che, a seguito dell’ultimo differimento annunciato con il Comunicato Mef n.163 del 4 ottobre 2017, il nuovo termine coincide con il 16 ottobre 2017.

Riportiamo qui di seguito i nuovi chiarimenti forniti dall’Agenzia, utili per chi è ancora alle prese con la trasmissione dei dati delle fatture emesse e ricevute ai sensi dell’art. 21 del Dl. 78/10.

Ho inviato un file, ma non riesco a trovarlo con la funzione di monitoraggio dei file trasmessi. Devo inviarlo di nuovo?

No.

L’elaborazione di un file richiede, normalmente, fino a 3 giorni.

Finché l’elaborazione non è conclusa, lo stato del file è interrogabile con la funzione di “Monitoraggio” dei file trasmessidigitando, fra i criteri di ricerca, l’identificativo assegnato al file al momento della trasmissione (mostrato nella banda azzurra che appare nella pagina quando si effettua l’invio).Al termine dell’elaborazione, se è stato possibile individuare il firmatario del file, l’esito della trasmissione è interrogabile utilizzando anche gli altri filtri previsti dalla funzione di ricerca, altrimenti si può verificare lo scarto cercando il file tramite l’identificativo ad esso associato.

Il file che ho trasmesso risulta scartato, ma non trovo l’icona per vedere i dettagli. Come faccio a sapere perché è stato scartato?

Se il file, individuato grazie all’identificativo che gli viene assegnato al momento della trasmissione (mostrato nella banda azzurra che appare nella pagina quando si effettua l’invio), risulta scartato ma non sono visibili, né il nome del file, né l’icona per accedere ai dettagli, significa che non è stato possibile riconoscere il firmatario. In questo caso, lo scarto dipende dal fatto che il file non è stato firmato elettronicamente o è stato firmato con una firma non valida (il certificato è scaduto o si sono verificati errori durante l’acquisizione della firma).

Chi può visualizzare i file sigillati?

Il sigillo dell’Agenzia delle Entrate equivale, ai fini dell’autorizzazione alla visualizzazione del file, alla firma digitale apposta dall’utente che si è autenticato in Fatture e Corrispettivi. Al file infatti viene associato il Codice fiscale dell’utente in sessione al momento dell’apposizione del sigillo.

In fase di monitoraggio dei file trasmessi, la visualizzazione dei file è permessa all’utente che lo ha sigillato. Chi accede come incaricato può visualizzare, in base all’opzione scelta (“File firmati da me” o “File firmati dal soggetto incaricante”) i file sigillati da lui stesso o quelli sigillati da un utente che ha lavorato in Fatture e Corrispettivi con le credenziali Entratel o Fisconline del soggetto incaricante.

Opero per conto di una Società come incaricato, e ho trasmesso un file firmato con la mia smartcard personale. Posso vedere, dalla funzione di “Monitoraggio” dei file trasmessi, lo stato del file?

Chi opera in Fatture e Corrispettivi in veste di incaricato può scegliere se visualizzare i file firmati con la propria smartcardo quelli firmati per mezzo dei certificati rilasciati alla Società incaricante dall’Agenzia delle Entrate.

Per indicare la sua scelta, l’utente, al momento della ricerca dei file deve selezionare, nella sezione “firmatario”, una delle 2 opzioni presentate: “File firmati da me” e “File firmati dal soggetto incaricante”.

Se l’incaricato è titolare di una Partita Iva, può anche accedere a Fatture e Corrispettivi scegliendo di lavorare per se stesso. In questo caso, la funzione di “Monitoraggio” non gli presenta la Sezione “firmatario” e gli permette di visualizzare i soli file che ha firmato con la propria smartcard.