Tarsu: la Cassazione ribadisce l’ok alle tariffe differenziate per esercizi alberghieri e abitazioni

Nella Sentenza n. 8309 del 4 aprile 2018 della Corte di Cassazione, i Giudici di legittimità chiariscono che è legittima la Delibera comunale di approvazione del Regolamento e delle relative tariffe in cui la Categoria degli esercizi alberghieri venga distinta da quella delle civili abitazioni ed assoggettata ad una tariffa notevolmente superiore a quella applica a queste ultime. Infatti, la maggiore capacità produttiva di un esercizio alberghiero rispetto ad una civile abitazione costituisce un dato di comune esperienza, emergente da un esame comparato dei Regolamenti comunali in materia ed assunto quale criterio di classificazione e valutazione quantitativa della tariffa anche dal Dlgs. n. 22/97. Senza che assuma alcun rilievo il carattere stagionale dell’attività, il quale può eventualmente dar luogo all’applicazione di speciali riduzioni d’imposta, rimesse alla discrezionalità dell’Ente impositore. Infine, la Suprema Corte aggiunge che gli elementi di riscontro della legittimità della Delibera non vanno d’altronde riferiti alla differenza tra le tariffe applicate a ciascuna Categoria classificata, ma alla relazione tra le tariffe ed i costi del Servizio discriminati in base alla loro classificazione economica. Non è configurabile alcun obbligo di motivazione della Delibera comunale di determinazione della tariffa di cui all’art. 65 del Dlgs. n. 507/93, poiché la stessa, al pari di qualsiasi atto amministrativo a contenuto generale o collettivo, si rivolge ad una pluralità indistinta, anche se determinabile “ex post”, di destinatari, occupanti o detentori, attuali o futuri, di locali ed aree tassabili.
Related Articles
Notifiche: il Servizio “Seguimi” non ha rilevanza giuridica per la notifica degli atti
Nell’Ordinanza n. 31479 del 3 dicembre 2019 della Corte di Cassazione, verrà analizzato quanto statuito dalla Suprema Corte in tema
Debiti fuori bilancio derivanti da Sentenze esecutive
Nella Delibera n. 373 del 10 ottobre 2019 della Corte dei conti Lombardia viene chiesto un parere sull’interpretazione dell’art. 41,
Iva agevolata: è configurabile come “uso domestico” quello effettuato nelle Scuole e negli Uffici, vista la permanenza stabile e duratura all’interno di tali strutture?
Il quesito: “Richiamando la Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 21/E del 2008, nella quale è stato affermato che ‘a tal