Con il Decreto 28 luglio 2015, emanato dal Ministero dell’Interno di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e pubblicato sulla G.U. n. 180 del 5 agosto 2015, è stato approvato il Modello relativo alla concessione di contributi in conto interessi per i Comuni, le Province e le Città metropolitane che abbiano attivato nuove operazioni di indebitamento, sotto forma di mutuo presso istituti di credito autorizzati, per spese di investimento nell’anno 2015, il cui ammortamento decorre dal 1° gennaio 2016.
Nel Modello gli Enti citati devono indicare l’importo degli interessi annui e degli eventuali interessi di pre-ammortamento riferiti al 2015, dovuti sulle operazioni di indebitamento attivate nello stesso anno, sulla base del piano di ammortamento vigente alla data di sottoscrizione dell’operazione di indebitamento. Per le operazioni di indebitamento regolate a tasso variabile l’importo degli interessi annui, qualora non sia quantificato in modo certo, dovrà essere determinato sulla base del tasso di interesse contrattuale vigente alla data della trasmissione del Modello.
Allo scopo, il comma 540 della “Legge di stabilità 2015” ha istituito un Fondo con una dotazione di 125 milioni di Euro per il 2016 e 100 milioni di Euro per gli anni compresi tra il 2017 e il 2020.
Laddove tali risorse non fossero sufficienti per soddisfare tutte le richieste, gli importi dei contributi saranno determinati secondo il criterio proporzionale o in base a eventuali criteri alternativi da individuare in sede di Conferenza Stato-Città ed Autonomie locali.
Il contributo annuale in conto interessi sarà erogato dall’anno 2016 e fino all’anno 2020 e, comunque, non oltre la durata del piano di ammortamento, in due tranche di pari importo entro i mesi di aprile e di ottobre di ogni anno.
Con la stessa tempistica saranno erogati, nel corso del 2016, i contributi sugli interessi di pre-ammortamento riferiti all’anno 2015.
L’art. 2 del Dm. fissa le modalità e i termini di trasmissione. Gli Enti Locali interessati dovranno inviare in modalità telematica (attraverso il portale istituzionale della Direzione centrale della Finanza locale), entro le ore 12:00 del 31 marzo 2016, la certificazione allegata al Decreto. La certificazione dovrà essere sottoscritta, tramite firma digitale, dal Responsabile del Servizio finanziario e dell’Organo di revisione economico finanziario.
Eventuali variazioni dei dati trasmessi dovranno essere comunicate – entro il citato termine del 31 marzo – con le stesse modalità appena enunciate per consentire la rideterminazione del contributo annuo che non può essere superiore agli oneri in conto interesse a carico dell’Ente.
Il Modello telematico per l’invio sarà messo a disposizione degli Enti a partire dal 1º marzo 2016.
Il Viminale, per il tramite delle competenti Prefetture – Utg, è autorizzato ad effettuare delle verifiche a campione di quanto attestato dai Comuni, dalle Province e dalle Città metropolitane