Trasferimenti erariali: ripartite le risorse 2013 del “Fondo nazionale per le politiche giovanili”

E’ stato pubblicato sulla G.U. n. 39 del 17 febbraio 2014 il Decreto 19 novembre 2013 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il “Riparto delle risorse finanziarie del ‘Fondo nazionale per le politiche giovanili’ per l’anno 2013”.

Ammontano a oltre 5,2 milioni di Euro le risorse, per l’anno 2014, del “Fondo nazionale per le politiche giovanili”, istituito dal Dl. n. 223/06, convertito con modificazioni dalla Legge n. 248/06, con il proposito di promuovere il diritto dei giovani alla formazione culturale e professionale e l’inserimento nella vita sociale.

Il “Fondo per le politiche giovanili” finanzia azioni e progetti di rilevante interesse nazionale, nonché interventi destinati alle Regioni e alle Province autonome e – infine – al territorio, ovvero a progetti individuati di intesa con gli Enti Locali.

A valere sullo stanziamento complessivo, pari a 5.278.360 Euro, 924.240 Euro (74.290 in più rispetto allo scorso anno) serviranno ad assicurare la copertura finanziaria alle azioni e ai progetti destinati al territorio (659.795 per gli interventi proposti dai Comuni e 264.445 per quelli proposti dalle Province), mentre le rimanenti risorse saranno così ripartite: 3.298.447 Euro da ripartire tra Regioni e Province autonome e 1.055,672 Euro per le azioni di interesse nazionale, ricadenti nelle seguenti 4 aree di intervento prioritarie:

  • compartecipazione finanziaria per la realizzazione di progetti-pilota, di rilevanza sociale, attuati da Enti no-profit o da Enti pubblici, diretti all’integrazione e all’inserimento sociale e lavorativo dei giovani;
  • implementazione dell’iniziativa “Campi Giovani”, destinata a ragazzi e ragazze residenti in Italia di età compresa tra i 14 ed i 22 anni, consistente nella partecipazione ad attività, da realizzarsi in collaborazione con Enti e Corpi militari che hanno già manifestato la propria disponibilità in merito (Vigili del Fuoco, Guardia costiera, Marina militare, Croce Rossa Italiana), di:

–       difesa dell’ambiente,

–       aiuto alla popolazione,

–       prevenzione dagli incendi,

–       apprendimento di nozioni di primo soccorso e gestione delle emergenze in materia di sicurezza sul lavoro,

–       avvicinamento alla cultura del mare e alla protezione dell’ambiente marino,

–       educazione alla salute,

–       servizio verso la comunità e cooperazione, anche internazionale;

  • iniziative volte alla rimozione degli ostacoli al pieno esercizio dei diritti dei giovani, anche in condizioni di disagio, e alla promozione di azioni positive per il rafforzamento del ruolo attivo dei giovani nella vita sociale, istituzionale, culturale ed economica;
  • iniziative relative al rafforzamento e all’implementazione delle attività in materia di “dialogo strutturato” e di politiche giovanili, nel quadro del semestre di Presidenza italiana del Consiglio europeo e dei relativi eventi.

Tra le azioni finanziabili dal “Fondo” figurano anche le attività dell’Agenzia nazionale per i giovani, l’organizzazione di convegni, tavole rotonde, incontri di studio e altre iniziative istituzionali di discussione o approfondimento – da realizzarsi anche in collaborazione con Enti Locali, Università, Enti pubblici e privati di ricerca, Organizzazioni ed Associazioni rappresentative di istanze della Società civile ed Associazioni di categoria e professionali – nonché tutte le altre iniziative finalizzate alla verifica dei fabbisogni in materia di politiche giovanili e alla definizione di modelli di intervento.

Per quanto riguarda l’attuazione e il monitoraggio del co-finanziamento degli interventi proposti da Comuni e Province, il Decreto – all’art. 4, comma 2 – ha rimandato alle disposizioni di cui all’art. 3, comma 2, e all’art. 4, comma 2, della Intesa sancita in sede di Conferenza unificata il 17 ottobre 2013.