Riconoscimento di mansioni superiori di fatto

Corte di Cassazione, Ordinanza n. 15304 del 9 giugno 2025

Una Pubblica Amministrazione era stata condannata in primo grado a pagare una somma per differenze retributive, in quanto un dipendente aveva svolto mansioni ritenute riconducibili a una categoria superiore rispetto a quella di inquadramento. In appello però la Sentenza è stata riformata: il Giudice ha ritenuto che le attività svolte, pur tecnicamente qualificate, rientrassero nella categoria formale attribuita, poiché mancava l’assunzione di responsabilità del procedimento o del provvedimento finale. La Suprema Corte, chiamata a pronunciarsi, ha respinto alcune censure del ricorrente, ricordando che in sede di legittimità non è ammessa una nuova valutazione dei fatti di merito, inoltre escludendo che vi fosse stato un omesso esame di fatti decisivi o una motivazione carente poiché il Giudice d’appello aveva valutato le attività svolte, qualificandole come istruttorie e interne al procedimento. Tuttavia, i Giudici di legittimità hanno accolto una censura di diritto: hanno chiarito che, ai fini dell’inquadramento nella Categoria “D” (come definita dal Ccnl. Enti Locali 31 marzo 1999, Allegato A), non è necessario che il lavoratore assuma la responsabilità dell’intero procedimento. La declaratoria contrattuale prevede infatti anche profili caratterizzati da elevate competenze specialistiche e funzioni complesse, anche in assenza di titolarità provvedimentale. Di conseguenza, la Suprema Corte ha censurato il mancato accertamento, da parte della Corte d’appello, della concreta corrispondenza tra le mansioni svolte e i profili previsti dalla categoria superiore secondo la contrattazione collettiva, sollecitando una nuova valutazione su questo punto. In sintesi, i Giudici di legittimità affermano che, per il riconoscimento del livello superiore, non è necessario che il dipendente sia responsabile dell’intero procedimento, è sufficiente che le mansioni effettivamente svolte corrispondano ai contenuti professionali della categoria superiore, così come definiti nel Contratto collettivo.

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