“Avremmo voluto che il Senato delle Autonomie fosse più orientato verso i Comuni che verso le Regioni, per questo chiediamo che i Sindaci delle Città metropolitane e dei Capoluoghi di Regione siano membri di diritto della nuova Assemblea”. Così il Sindaco di Pesaro Matteo Ricci ha commentato, nel corso dell’Audizione che l’Anci ha svolto in commissione Affari Costituzionali della Camera, il Ddl. costituzionale sul superamento del bicameralismo perfetto e la revisione del Titolo V della Carta Costituzionale.
Il Sindaco ha definito “condivisibile” l’iniziativa riformatrice avviata dal Governo e ha giudicato positivamente la riforma nel suo complesso perché “la fine del bicameralismo renderà le istituzioni rappresentative più consone ai tempi di decisione necessari per fare fronte alle emergenze legate alla crisi economica e sociale”, perché contribuirà a far “superare la ‘crisi di legittimazione’ del Parlamento da più parti denunciata” e perché compie un passo un avanti “verso il superamento di quelle ‘vite parallele e separate’ che animano il rapporto Parlamento-Governo e il rapporto Governo-Regioni- Province e Comuni”.
Quanto alla necessità di accorpare gli oltre 8.000 Comuni italiani (tema tornato al centro del dibattito a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Commissario straordinario per la revisione della spesa Carlo Cottarelli nel corso dell’Audizione del 16 ottobre 2014 presso la Commissione Anagrafe tributaria), Matteo Ricci ha dichiarato: “Di certo, bisogna porsi il tema della dimensione ottimale, rafforzando gli incentivi alla formazione delle Unioni di Comuni. Ma se le Regioni devono diventare degli enti di programmazione e gestione va aperta una discussione anche sulle Regioni ordinarie più piccole e su quelle a Statuto speciale”.