“Covid-19”: il Governo estende le regole della zona rossa anche alle attività commerciali. Chiusi negozi, bar e ristoranti

Il Provvedimento appena firmato dal Presidente del Consiglio, il Dpcm 12 marzo 2020, estende la “ex zona rossa”, a seguito del moltiplicarsi dei casi di “Coronavirus”, da oggi e fino al 25 marzo 2020 a tutto il territorio nazionale, prevedendo la chiusura di tutte le attività e servizi non essenziali: stop ai bar, pub e ristoranti; restano attivi soltanto idraulici, meccanici, benzinai, tabaccai ed edicole.

Ieri sera, nel messaggio inviato alla nazione, il Presidente Conte ha affermato: “Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore domani”, per poi precisare che per vedere i risultati di tali misure occorrerà attendere almeno 2 settimane, elencando poi alcuni degli esercizi commerciali inclusi nelle nuove misure: “Chiudono parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa. Restano garantiti i servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti e i servizi di pubblica utilità. Restano garantiti i trasporti pubblici e quelli per l’industria”.

Il nuovo Dpcm. prevederà dunque la chiusura dei negozi, bar, pub e ristoranti, consentendo almeno per ora la consegna a domicilio. Per le attività produttive ha precisato che occorre incentivare il più possibile lo “smart working” oppure concedendo ferie e permessi. Le fabbriche resteranno aperte ma con misure di sicurezza straordinarie. “Saranno garantite, nel rispetto della normativa igienico-sanitaria, le attività del Settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare comprese le filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività”.

Nella stessa giornata di ieri, 11 marzo 2020, l’Oms ha dichiarato la “pandemia”, il Ministro per gli Esteri, Luigi Di Maio, in una intervista ha così affermato: “cambierà un pò tutto in Europa. Noi abbiamo bisogno di una serie di Provvedimenti europei. Serve sospendere la disciplina degli aiuti di stato alle imprese, perché dobbiamo aiutarle le nostre imprese, le grandi, le piccole, le medie. Serve che la Bce faccia una serie di azioni, oggi è attesa una prima decisione, perché dobbiamo rendere sostenibile il debito pubblico dei paesi europei”.

Nella conferenza di ieri è stato poi affermato la nomina di un Commissario delegato, affermando che “se i numeri dovessero continuare a crescere, cosa nient’affatto improbabile, non significa che dovremo affrettarci a varare nuove misure. Non dovremo fare una corsa cieca verso il baratro. Dovremo essere lucidi, responsabili” nominando Domenico Arcuri come nuovo Commissario delegato, con ampi poteri di deroga, specificando che tale nomina servirà a “rafforzare la risposta delle strutture ospedaliere: avrà ampi poteri di deroga, lavorerà per rafforzare soprattutto la produzione, la distribuzione di attrezzature per terapia intensiva e sub intensiva. Avrà anche il potere di creare e impiantare nuovi stabilimenti per la produzione di queste attrezzature e sopperire alle carenze sin qui riscontrate. Il Commissario si coordinerà con il Dott. Borrelli, che sta facendo un incredibile lavoro”. Così affermato dal Presidente del Consiglio, Conte, nel messaggio alla Nazione di ieri. Nel corso della diretta ha confermato le misure straordinarie di stanziamento di un Fondo per tale emergenza pari a 25 miliardi di Euro, di intesa con le Istituzioni UE, Ursula Von Der Leyen, Presidente della Commissione Europea, e Christine Lagard, Presidente entrante alla Bce. Già da questo venerdì 13 marzo 2020, in sede di Consiglio dei Ministri, verranno stanziati i primi 12 miliardi del Fondo di cui sopra, per far fronte all’emergenza ad ogni livello ed ogni settore con misure ad hoc a sostegno dell’Economia.