Il testo del quesito:
“Se arriva una foto molto grande per Pec, si può modificare per far sì che sia meno pesante o non è corretto in quanto va ad alterare fisicamente il documento originale ? Inoltre, vorremmo capire se possono essere accettate le Pec con zip allegato. Qualcuno sostiene che debbano essere rifiutate perché non possono essere mandate in conservazione ma un collega sostiene che in realtà è possibile decomprimere lo zip e firmare i documenti ivi contenuti e protocollarli. E’ così ?”
La risposta dei ns. esperti:
Il quesito posto solleva 2 questioni simili ma leggermente diverse, il primo si riconduce alla formazione delle copie informatiche, ed il secondo ai formati conservabili.
In merito al primo punto, occorre richiamare l’art. 2712 del Codice civile:“le riproduzioni fotografiche, informatiche (2) o cinematografiche, le registrazioni fonografiche e, in genere, ogni altra rappresentazione meccanica di fatti e di cose (3) formano piena prova dei fatti e delle cose rappresentate, se colui contro il quale sono prodotte non ne disconosce la conformità ai fatti o alle cose medesime”.
Dunque, il documento elettronico contenente una fotografia è una riproduzione meccanografica, e pertanto la sua copia informatica non potrà che avere lo stesso valore giuridico probatorio della copia da cui è tratta ovvero quella dichiarata dall’art 2712 del Cc. In questo senso ridimensionare una foto, ovvero farne una copia informatica, ha lo stesso valore giuridico del documento elettronico da cui è tratto, salvo naturalmente preservarne la leggibilità/intellegibilità.
Il secondo caso è stato sollevato quale incompatibilità di formato con il Sistema di conservazione. In tale fattispecie, la questione sollevata è a parere di chi scrive corretta. Ovvero, è possibile estrarre i file se firmati singolarmente e protocollare il messaggio.
di Cesare Ciabatti