Con un Comunicato pubblicato il 27 settembre 2016 sul proprio sito istituzionale, l’Anci ha fatto il punto sulle norme che sono state al centro della riunione della Conferenza Stato-Città tenutasi nello stesso giorno.
Fabbisogni standard
In merito allo schema di Dpcm. e la relativa Nota metodologica per il calcolo dei “fabbisogni standard”, l’Anci ha confermato il proprio parere favorevole, rimarcando però alcune criticità.
“Il Dpcm. – ha detto il Vice-Presidente Anci, Matteo Ricci – è frutto di un lungo lavoro di innovazione metodologica che ha rafforzato l’impianto complessivo dei fabbisogni. Tuttavia restano alcune perplessità per gli effetti che possono prodursi su fasce di Comuni, di piccole dimensioni ma anche medi e grandi, che potrebbero avere difficoltà al momento del riparto delle risorse. Per questo chiediamo al Governo di valutare eventuali correttivi che riteniamo possano migliorare e rendere più efficace la normativa”.
I rappresentanti dei Comuni hanno chiesto all’Esecutivo di promuovere, in sede di ridefinizione dello schema di riparto “Fondo di solidarietà comunale 2017”, con particolare riferimento alla componente perequativa, una approfondita valutazione degli effetti della odierna revisione dei “Fabbisogni standard”, al fine di contenere le modificazioni nella dotazione di risorse rispetto al 2016 che possono risultare eccessive per taluni Enti.
Capacità fiscali dei Comuni
Per quanto riguarda il confronto sulla rideterminazione delle capacità fiscali dei Comuni, la richiesta avanzata dall’Anci al Governo è quella di proseguire con il confronto per arrivare ad una valutazione positiva e condivisa sullo schema di Dm. Mef che ne ridetermina le stime. La richiesta di rinvio del parere alla prossima riunione è stata motivata dalla necessità di provare a superare 2 problemi: la neutralizzazione della componente rifiuti ai fini della perequazione 2017 ed il calcolo della componente della capacità fiscale riconducibile all’evasione fiscale, il cosiddetto tax gap.
Estinzione mutui
L’Anci ha dato il proprio parere favorevole alla ripartizione, per l’anno 2016, dei 14 milioni di Euro destinati ad attenuare gli indennizzi da estinzione, totale o parziale, di mutui e prestiti obbligazionari contratti dai Comuni. La risorse disponibili potranno essere ulteriormente aumentate fino a circa 30 milioni prevedibili attraverso l’utilizzo delle sanzioni per mancato rispetto del Patto di stabilità 2015. In proposito, l’Anci ha definito insufficienti le risorse stanziate allo scopo dal “Decreto Enti Locali”, paventando il rischio che queste vengano interamente assorbite dalle esigenze delle grandi Città.
Risarcimenti calamità naturali
Infine, la ripartizione ai Comuni delle risorse da utilizzare in caso di condanna a risarcimenti a seguito di calamità naturali o cedimenti strutturali. “Bene l’istituzione del Fondo e la sua ripartizione – ha commentato Ricci – ma si tratta di risorse che secondo i nostri calcoli coprono circa il 40% delle sole situazioni più critiche. Invitiamo quindi il Governo ad incrementare il Fondo e prevedere altre risorse. Molti Comuni rischiano letteralmente di chiudere a seguito di Sentenze di risarcimento non sostenibili dai bilanci”.