“G7”: immigrazione, crisi economica e lotta alle frodi fiscali al centro del vertice giapponese

Favorire la crescita economica, contrastare fenomeni di frode ed elusione fiscale e individuare risposte, a lungo termine, per gestire i flussi migratori. Questi i temi che sono stati al centro dell’incontro dei Ministri delle Finanze dei Paesi del “G7”, tenutosi il 21 maggio 2016 in Giappone e che ha visto, per l’Italia, la partecipazione del titolare del Dicastero dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan.

A fare da cornice al vertice è stata Sendai, uno dei luoghi simbolo del terremoto del 2011. Presenti, oltre al Ministro italiano, rappresentanti di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, e in qualità di ospiti, rappresentanti del Fondo monetario internazionale, della Banca Mondiale e dell’Ocse.

Complessivamente, il quadro emerso dal confronto è stato piuttosto positivo. Tuttavia, i membri hanno evidenziato il fatto che l’attuale ritmo di crescita globale non è ancora soddisfacente.

Il Ministro Padoan ha sottolineato l’importanza della liberalizzazione delle attività economiche per favorire la ripresa degli scambi tra le aree commerciali del mondo e in particolare l’urgenza di procedere alla integrazione delle attività nell’ambito del mercato unico dell’Unione Europea. “L’evidenza storica ci insegna che l’integrazione ha favorito l’aumento degli scambi e di conseguenza la crescita economica – ha dichiarato il Ministro – In Europa c’è ancora molto lavoro da fare in questa direzione e molto valore potenziale da mettere a frutto per il benessere dei cittadini”.

Quanto al tema immigrazione, stando a quanto riferito in una Nota dal Mef, “a tutti appare evidente che una soluzione strutturale può essere conseguita soltanto creando condizioni di vita sicure nei paesi d’origine”.