Minoranze linguistiche: al via le domande di finanziamento per i progetti a loro tutela
E’ disponibile sul sito web del Dipartimento degli Affari regionali, il Turismo e lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Circolare con le Istruzioni ed i Moduli per le Amministrazioni dello Stato e per gli Enti Locali e territoriali che intendono richiedere il finanziamento di progetti per la tutela delle minoranze linguistiche storiche (Fondi di cui agli artt. 9 e 15 della Legge n. 482/99).
Cosí come lo scorso anno, il termine di presentazione dei progetti è fissato al 30 aprile 2014. Lo stanziamento complessivo per il 2014 ammonta a 1 milione e 995.068 Euro, di cui, Euro 59.852 (il 3%) sono destinati alle Amministrazioni statali, mentre la quota restante di 1.935.216 Euro è destinata alle Amministrazioni territoriali e locali.
Questi i riferimenti normativi che regolano la materia: Dpr. 2 maggio 2001, n. 345, come modificato dal Dpr. n. 60/03, Legge n. 147/13 (“Legge di stabilità 2014”) e Dpcm. 25 ottobre 2013, pubblicato sulla G.U. n. 29 del 5 febbraio 2014, recante i criteri di ripartizione dei fondi previsti dagli artt. 9 e 15 della Legge n. 482/99, per il triennio 2014-2016.
I soggetti proponenti devono presentare progetti distinti per minoranza linguistica, specificando gli ambiti di intervento cui si riferisce il progetto. Le domande di finanziamento devono essere compilate utilizzando i Moduli allegati alla Circolare e disponibili sul sito www.affariregionali.it. “Il Modulo di domanda comprensivo schede tecniche deve essere sottoscritto dal rappresentante legale del soggetto istante (soggetto singolo o aggregazione), che in tal modo si assume tutte le responsabilità relative alla veridicità di quanto dichiarato ed esposto”. Una volta completata, la documentazione dovrá – entro il 30 aprile 2014 – essere inoltrata alle Regioni, in versione sia cartacea che elettronica e inviata all’indirizzo di posta elettronica minlidar@palazzochigi.it (Dipartimento per gli Affari regionali, il Turismo e lo Sport).
Le Regioni dovranno poi trasmettere i progetti ricevuti e un elenco di tutte le domande trasmesse con le relative pagine allo stesso Dipartimento (Ufficio III, Via della Stamperia, n. 8, Roma), in formato cartaceo ed elettronico, utilizzando per quest’ultima modalità l’indirizzo di posta elettronica minlidar@palazzochigi.it.Per ogni progetto le Regioni dovranno esprimere un giudizio di merito.
I progetti devono contenere i seguenti requisiti per beneficiare dei finanziamenti:
- riferiti ad una delle minoranze storiche ammesse alla tutela per le quali sia stata deliberata la delimitazione territoriale secondo le modalità contemplate dalla normativa;
- presentati da un soggetto legittimato ossia rientrante tra quelli indicati dai commi 2, 3, 5 dell’art. 8 del Dpr. n. 345/01 e successive modifiche;
- non sono ammessi al finanziamento i progetti già finanziati con fondi di esercizi precedenti ovvero con altre fonti di finanziamento (comunitari, regionali, sponsor, ecc.);
- presentati entro i termini indicati;
- presentati attraverso la compilazione di uno solo dei 2 Moduli allegati alla Circolare, da trasmettere con le modalità indicate al paragrafo 2.1, lett. d);
- avere durata annuale, ad eccezione di quelli di cui al punto successivo;
- quelli presentati dai soggetti beneficiari di finanziamenti senza soluzione di continuità nell’ultimo triennio o quadriennio, e che hanno ancora in corso progetti con ritardo di 3 o 4 anni rispetto all’annualità alla cui ripartizione chiedono di partecipare, sono tenuti a presentare progetti di durata ridotta a 8 mesi, al fine di consentire il progressivo riallineamento tra l’anno di svolgimento dei progetti e l’annualità di riferimento dei fondi; qualora la durata indicata del progetto sia superiore, la stessa verrà ridotta in sede di eventuale approvazione del progetto;
- quelli presentati in forma aggregata, l’aggregazione deve risultare, come indicato nel “Modulo A – Istanza in forma aggregata”, dalla sottoscrizione del rappresentante dell’Ente capofila e di tutti i rappresentanti degli Enti che compongono l’aggregazione, anche nel caso di Enti sovraordinati che aggreghino altri Enti;
- per le Unioni di Comuni, al fine di evitare situazioni non chiare in merito all’aggregazione, si richiede, in ogni caso, la presentazione del “Modulo A – Istanza in forma aggregata”, sottoscritto dai rappresentanti dei Comuni dell’Unione;
- i Comuni che hanno aderito ad una aggregazione non possono presentare altri progetti per la stessa tipologia di intervento da soli o in diverse aggregazioni;
- per quanto riguarda i costi orari del personale previsto, l’Ente deve attenersi a costi orari standard: 20 Euro/ora per sportellista/operatore, 30 Euro/ora per tutor, 50 Euro/ora per docente nella formazione, 30 Euro/ora traduttori.
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