Mobilità personale P.A.: verso il ricollocamento a “Via Arenula” di 2.000 dipendenti degli Enti di area vasta

 

E’ stata pubblicata sulla G.U. n. 192 del 20 agosto 2015 (S.O n. 50) la Legge 6 agosto 2015, n. 132, di conversione del Decreto-legge n. 83/15, recante “Misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’Amministrazione giudiziaria”.

Tra le varie misure veicolate dalla Legge n. 132/15 segnaliamo la proroga al 1º gennaio 2016 dell’entrata in vigore del Processo amministrativo digitale (o telematico), previsto dall’art. 38, del Dl. n. 90/14, convertito in Legge n. 114/14 (“Decreto P.A.”).

Inoltre, l’art. 21 – così come modificato in sede di conversione – interviene sull’art. 1, comma 425, della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (“Legge di stabilità 2015”), prevedendo che il Ministero della Giustizia acquisisca, nel corso degli anni 2016 e 2017, fino a 2.000 dipendenti provenienti dagli Enti di area vasta (1.000 per anno), da inquadrare nel ruolo dell’Amministrazione giudiziaria. La copertura di tale misura è stata individuata nel “Fondo per l’efficienza della Giustizia” di cui al comma 96 della stessa Legge n. 190/14.

In ragione dell’urgenza data dalla necessità di ricollocare il personale in oggetto, questa procedura di acquisizione è definita prioritaria rispetto ad ogni altra procedura di trasferimento all’interno dell’Amministrazione della Giustizia. Per questa ragione, la norma prevede in questo senso una deroga alle clausole dei contratti o accordi collettivi nazionali.