Nella Delibera n. 427 del 21 novembre 2019 della Corte dei conti Lombardia, un Sindaco, dopo avere illustrato dettagliatamente le modalità di gestione del Servizio di “Refezione scolastica” da parte dell’Ente, nonché i costi per lo stesso sostenuti, ha chiesto un parere in merito alla possibilità per il Comune di offrire gratuitamente ai propri cittadini il Servizio di “Refezione scolastica” con oneri integralmente a carico del bilancio comunale.
La Sezione ha chiarito che il servizio della mensa scolastica rientra fra i “servizi pubblici a domanda individuale”, in presenza dei quali l’Ente erogatore è tenuto a richiedere la contribuzione dell’utenza. Spetta all’Ente Locale, nell’ambito delle sue scelte discrezionali e nel rispetto dei vincoli economico-finanziari vigenti, determinare l’entità dei costi del servizio da coprire mediante il contributo dei fruitori e, in considerazione del fatto che tale contributo può essere anche a carattere non generalizzato e dell’inerenza del servizio mensa con l’effettività del diritto allo studio, statuire come distribuire tale contributo fra i fruitori, potendo erogarlo ad alcuni in forma gratuita e ad altri secondo tariffe differenziate.