Unioni di Comuni e Comunità montane: i chiarimenti del Viminale sulle richieste di contributo 2018 per i servizi gestiti in forma associata

Con il Comunicato 4 settembre 2018, diffuso sul proprio sito istituzionale, il Ministero dell’Interno – Direzione centrale della Finanza locale, ha fornito una serie di indicazioni rivolte alle Unioni di Comuni ed alle Comunità montane che intendono fare richiesta dei contributi spettanti loro per i servizi gestiti in forma associata.

Il Comunicato fa seguito al Dm. Interno 31 maggio 2018, con il quale è stato approvato il Modello da utilizzarsi per la richiesta in questione.

Come già specificato dal Decreto citato, il temine ultimo per trasmettere la domanda è il 1° ottobre 2018 alle ore 24:00.

Nelle Istruzioni diramate dal Dicastero viene ribadito che eventuale correzioni ai dati già trasmessi possono essere effettuate solo e soltanto attraverso l’invio di una seconda dichiarazione sostitutiva di quella precedentemente trasmessa, a condizione che non venga sforato il termine ultimo che è stato fissato, come detto, al 1° ottobre 2018.

E’ già più volte capitato a questo Ufficio – si legge nella Nota – di ricevere, successivamente o contestualmente all’invio da parte di un Ente Locale di una certificazione per l’attestazione di uno specifico dato, documentazione supplementare, molte volte neppure firmata dagli stessi soggetti legittimati alla sottoscrizione del Modello. In detta documentazione quasi sempre vengono riportati riferimenti che compromettono la certezza del dato indicato nel certificato, una sorta di azione preventiva per giustificare un dato non certo ma che, comunque, è stato dichiarato tale. In questa eventualità, questo Ufficio dovrà prendere atto della infondatezza della certificazione, resa nulla dallo stesso Ente”.

Fermo restando che l’invio della certificazione non è obbligatoria per gli Enti non interessati ai contributi, il Viminale ha chiarito che sono invece obbligatoriamente tenute alla trasmissione della certificazione telematica le Unioni di Comuni e le Comunità montane che abbiano già fatto richiesta di contributo erariale nel 2017, sia nel caso di variazione dei dati precedentemente inviati che nel caso di conferma degli stessi. Diversamente, la mancata trasmissione della certificazione comporta la perdita del contributo erariale in argomento.

Gli Enti che hanno già presentato la certificazione lo scorso anno (i cui dati erano riferiti a quanto emerso dal consuntivo 2016) constateranno che il Modello telematico riporta i dati precedentemente comunicati. Sarà dunque loro compito confermare quei dati, annullarli (nel caso di servizi non più svolti nell’anno 2017) o modificarli ove fosse aumentato o diminuito il numero degli Enti che compongono l’Unione o la Comunità montana. Contestualmente, l’Ente avrà la possibilità di indicare ulteriori servizi svolti nell’anno 2017 con i relativi costi sostenuti.

Gli Enti che presentano la certificazione per la prima volta si troveranno invece di fronte un Modello che riporterà, senza alcun dato, tutte le attività che possono essere normativamente assoggettate a concorso erariale.

Per le sole Unioni di Comuni che non hanno prodotto analoga certificazione nell’anno precedente, indipendentemente dai servizi resi nell’anno 2017 – si legge nelle Istruzioni – è facoltà delle stesse richiedere il contributo erariale calcolato sulla popolazione e numero dei Comuni che la compongono”.

Dopo aver inserito i dati, gli Enti dovranno:

– confermare il certificato (se non tutti i campi sono stati compilati correttamente, in fase di conferma il Modello riporterà gli errori commessi, che dovranno essere corretti prima di poter confermarlo e proseguire con l’apposizione delle firme digitali);

– firmare il Modello digitalmente;

– trasmettere il Modello e verificare l’avvenuta ricezione della Pec con la quale la Direzione centrale attesta di averlo correttamente acquisito e segnala eventuali errori riscontrati. In quest’ultimo caso, l’Ente dovrà trasmettere un nuovo Modello, previo annullamento telematico di quello precedentemente prodotto.