Iva: la Corte di Giustizia dichiara il metodo del pro-rata incompatibile con la Direttiva comunitaria

La Corte di Giustizia europea, nelle conclusioni presentate dall’Avvocato generale il 29 giugno scorso (Causa C-378/15), ha sancito che il metodo del pro-rata, disciplinato dalla normativa italiana all’art. 19, comma 5, ed all’art. 19-bis del Dpr. n. 633/72, è in contrasto con la Direttiva comunitaria.

Secondo questa interpretazione, i soggetti passivi che svolgono sia attività imponibili che esenti, devono applicare il calcolo del pro-rata solo in relazione ai beni aventi “destinazione mista” e non con riferimento a tutti i beni e servizi acquistati.

La domanda di pronuncia pregiudiziale è stata presentata dall’Agenzia delle Entrate di Roma in

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