Pubblico impiego: l’esistenza di una graduatoria ancora valida non preclude l’avvio di una procedura di mobilità

Nella Sentenza n. 3677 del 21 luglio 2016 del Consiglio di Stato, i Giudici specificano che l’istituto del cosiddetto “scorrimento della graduatoria” presuppone necessariamente una decisione dell’Amministrazione di coprire il posto. Quindi, l’obbligo di servirsi della graduatoria entro il termine di efficacia della stessa preclude all’Amministrazione di bandire una nuova procedura concorsuale ove decida di reclutare personale, ma non la obbliga “tout court” all’assunzione dei candidati non vincitori in relazione a posti che si rendano vacanti e che l’Amministrazione stessa non intenda coprire. Inoltre, aggiungono i Giudici, l’esistenza di una graduatoria ancora valida limita quando non esclude l’indizione di un nuovo concorso, nondimeno non incide sulla potestà di avviare una procedura di mobilità. Infatti, la mobilità è alternativa all’assunzione di personale nuovo rispetto al concorso o allo scorrimento delle relative graduatorie. Con la mobilità il personale non viene assunto, ma solamente trasferito con il consenso dell’Amministrazione di appartenenza, che esercita una valutazione circa la necessità di mantenere presso di sé determinati soggetti.