Nell’Ordinanza n. 26762 del 25 novembre 2020 della Corte di Cassazione, la Suprema Corte afferma che, in materia di notifica degli avvisi di accertamento tributario, se l’Amministrazione finanziaria, avvalendosi della facoltà di cui all’art. 60 del Dpr. n. 600/1973, faccia richiesta al Comune di provvedere all’incombente a mezzo di Messi comunali si instaura, tra Amministrazione ed Ente Locale, un rapporto di preposizione gestoria che deve essere qualificato come mandato “ex lege”, la cui violazione costituisce, se del caso, fonte di responsabilità esclusiva a carico del Comune, non essendo ravvisabile l’instaurazione di un rapporto di servizio diretto tra l’Amministrazione finanziaria e i Messi comunali, che operano alle esclusive dipendenze dell’Ente territoriale. Ciò conferma che il Messo comunale, in quanto incardinato nell’Amministrazione locale di appartenenza, non costituisce un autonomo Organo istituzionale dotato di competenze autonome e distinte dal Comune, immedesimandosi dunque nell’Ente Locale